2014
Il Carpi non si ferma più: sprofonda un “ectoplasmatico” Catania
Di Gaudio ed Inglese firmano l’exploit. Liverani pronto a raccogliere le briciole etnee?
Nonostante la pioggia battente, il Carpi gioca sul velluto e si sbarazza agevolmente di quel che resta di un Catania ormai relegato nelle secche della classifica con una situazione ambientale tutt’altro che facile. La capolista risponde all’attacco di Bologna e Frosinone e, con un secondo tempo impeccabile, piega i rossazzurri conservando il vantaggio sui rivali felsinei e ciociari. A firmare il pesante 0-2 sul terreno siciliano sono Di Gaudio (complice un più che distratto Frison) ed Inglese, quest’ultimo appena entrato al posto di Mbakoku. Bordata di fischi per la squadra del presidente Pulvirenti, passata in questo 2014 dai fasti della Serie A a lottare per evitare il tracollo in Lega Pro.
FORMAZIONI – In un Massimino avvolto da un silenzio surreale per la protesta dei tifosi etnei, rimasti ancora una volta fuori dall’impianto sportivo, il Carpi si presenta con il titolo di “Campione d’inverno” già acquisito, grazie ai nove punti di vantaggio sulla seconda. Il tecnico Castori conferma il 4-4-1-1 che pochi giorni prima ha rifilato un pesante poker al Perugia, con Lollo a supporto dell’unica punta Mbakogu e la coppia Di Gaudio-Pasciuti pronti a proporsi sugli esterni.
La disastrosa situazione del Catania, partita ad inizio di torneo con l’appellativo di “favorita”, sembra non trovare luci in un tunnel che la vede sempre relegata alla zona play out. I tanti infortuni (quasi trenta in poco più di quattro mesi), le dimissioni di Sannino ed il ritorno in panchina di Pellegrino (destinato ad essere sostituito a gennaio da Liverani, la cui avventura londinese con il Leyton Orient sembra destinata a chiudersi dopo nemmeno un mese), sono segnali di un clima teso la cui risoluzione appare complessa. Il tecnico etneo si affida al rientrante Castro per formare il tridente offensivo con Calaiò ed il giovanissimo Rossetti. In difesa rientrano Sauro e Monzon.
PRIMO TEMPO – Prima frazione di gioco senza sussulti, con i padroni di casa privi di inventiva e capacità di creare azioni pericolose dalle parti di Gabriel. La capolista non spinge sull’acceleratore, limitandosi ad amministrare i ritmi del match. Gli ospiti si fanno comunque pericolosi in più occasioni, specie con Mbakogu, ma la retroguardia rossazzurra riesce a mantenere inviolata la propria porta, non senza qualche patema. Squadre al riposo sullo 0-0.
SECONDO TEMPO – Nessuna novità nelle formazioni, con i due tecnici che nella ripresa confermano lo stesso schieramento iniziale. In un contesto di gioco quasi inesistente, con il terreno di gioco di difficile praticabilità per la continua pioggia, a vincere è solo la noia e la disapprovazione dei pochi presenti allo stadio. Pellegrino prova a dare maggior peso all’attacco e al 55’ inserisce Çani al posto di Rossetti, ma nel giro di pochi secondi è il Carpi a passare: apertura a memoria sull’out di sinistra per Mbakogu, l’attaccante nigeriano serve Bianco che di prima alza un pallone sul secondo palo dove Di Gaudio in spaccata supera un colpevole Frison, beffato sul proprio palo da una conclusione senza troppe pretese.
La reazione dei locali è tutta sui piedi di Calaiò, unico ad essere applaudito dalla tifoseria etnea. Al 63’ proprio l’attaccante del Catania con un perfetto tiro-cross, costringe all’uscita di pugno l’estremo difensore Gabriel, puntale nell’anticipare il ben appostato Çani pronto a ribadire in rete di testa. Castori decide di cambiare lo scacchiere tattico passando ad un 3-5-2, inserendo Poli e Lasagna al posto di Pasciuti e Di Gaudio. I minuti scorrono veloci e nonostante il tentativo di recuperare il match, è sempre il Carpi a tenere il pallino del gioco conservando il vantaggio minimale con ottima personalità.
Castori continua a dar lustro alla stagione esaltante e chiude la partita del Massimino inserendo Inglese al posto di Mbakogu: l’attaccante in prestito dal Chievo, alla prima occasione trova subito la rete, liberandosi della marcatura poco convinta di Rolin e battendo Frison con un chirurgico sinistro. Si spengono le luci per il Catania (espulso nel finale Monzon), sempre più in basso in classifica e con uno score di appena 21 punti al giro di boa. La favola del Carpi (a quota 43 punti) non è più tale.
TABELLINO
CATANIA-CARPI 0-2
MARCATORI: 57’ Di Gaudio (CA), 82’ Inglese (CA).
CATANIA (4-3-3): Frison; Parisi, Sauro, Rolin, Monzon; Odjer (70’ Gallo), Escalante, Calello; Rossetti (55’ Çani), Calaiò, Castro (87’ Piermarteri). A disposizione: Terracciano, Ficara, Scapellato, Garufi, Gallo, Jankovic, Di Grazia. All. Pellegrino.
CARPI (4-4-1-1): Gabriel; Struna, Suagher, Gagliolo, Letizia; Di Gaudio (69’ Poli), Porcari, Bianco, Pasciuti (69’ Lasagna); Lollo; Mbakogu (79’ Inglese). A disposizione: Maurantonio, Sabbione, De Silvestro, Gatto, Mbaye, Embalo. All. Castori.
ARBITRO: Fabbri di Ravenna
AMMONITI: Parisi, Odjer, Gallo, Monzon (CT). Lollo, Struna, Gagliolo (CA).
ESPULSO: Monzon (CT).
Dal nostro corrispondente
Andrea Mazzeo