2009

Il calcio italiano è ancora vivo

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Si è ufficialmente conclusa la prima fase di Champions League. Sedici squadre qualificate agli ottavi di finale, altre otto “retrocesse” in Europa League. Tra queste magnifiche sedici, tre, come lo scorso anno, saranno italiane. Fiorentina, Inter e Milan. Con i viola addirittura vincitori del proprio girone grazie ai 15 punti conquistati in sei partite, praticamente cinque vittorie e una sola sconfitta. All’appello mancherà  la Juve, terza classificata del gruppo A alle spalle di Bordeaux e Bayern, due buone squadre, non più forti, però, di formazioni come Liverpool e Lione, tanto per intenderci. Tre squadre su quattro è un buon risultato. Meglio di “noi” in Europa, in questa edizione della Champions non è riuscito a fare nessuno. Neanche l’Inghilterra che negli anni passati ci aveva sempre abituato a quarti di finale con quattro squadre su quattro ancora in gioco. Ma vediamo nello specifico lo stato di salute del calcio continentale, nazione per nazione.

Italia: Qualificate Fiorentina (prima), Inter (seconda) e Milan (seconda). I viola hanno disputato una Champions sensazionale, impreziosita dalla vittoria di Anfield contro il Liverpool. Non era facile passare il turno in un gruppo che comprendeva potenze come Lione e Liverpool, ma loro ci sono riusciti, ed ora con un po’ di fortuna nei sorteggi, Gilardino e co. potrebbero ancora continuare a stupire. L’Inter, obiettivamente, aveva uno dei gironi più complicati della Champions ed infatti, anche i campioni in carica del Barcellona hanno dovuto attendere l’ultima partita per timbrare il passaggio del turno. Alla fine, la qualificazione è arrivata grazie ad una brillante prestazione casalinga contro il Rubin (fresco campione di Russia), il minimo necessario. Dagli ottavi in poi l’Inter dovrà  dimostrare di aver fatto, finalmente, il salto di qualità  anche in Europa.
Il Milan si è qualificato all’ultima giornata grazie alla vittoria del Reall Madrid sul campo del Marsiglia. In realtà , la qualificazione, dopo le ottime prestazioni della squadra di Leonardo contro lo stesso Real (una vittoria e un pareggio) non è mai stata davvero in discussione. Certo, l’ultima giornata, contro la bestia nero Zurigo (capace di ottenere contro i rossoneri gli unici punti del suo girone, ben 4) avrebbe potuto presentare scenari drammatici se le merengues non avessero fatto risultato in Francia, così non è stato e anche il club più titolato al Mondo ha portato a casa il passaggio del turno.
L’eliminazione della Juventus contro il Bayern è stata un duro colpo per tutto il calcio italiano. La squadra di Ferrara, dopo gli onerosi investimenti estivi, ha fallito senza attenuanti, senza giustificazioni. Solo due punti conquistati contro i tedeschi e il Bordeaux. Troppo poco per una società  che invece di andare avanti ha mosso un clamoroso passo indietro rispetto allo scorso anno, quando i bianconeri, allora allentati da Ranieri, disputarono tutta un’altra Champions. Le cause di questo fallimento sono molteplici, dalla società , inesperta, all’allenatore, fino agli stessi giocatori. Sono mancati gli acquisti estivi (Diego e Melo su tutti), i veterani (Cannavaro, Del Piero, Camoranesi, Amauri) i giovani (Giovinco). Solo Buffon e Chiellini sono riusciti, in alcune partite, a tenere in piedi la baracca, per il resto il nulla assoluto.
Comunque sia il nostro calcio è ancora vivo, non muore mai. A volte va in affanno, soffre, cade, ma ha la capacità  di rialzarsi sempre.

Inghilterra: Tre su quattro come Italia e Spagna e tutte qualificate come prime. Sono il Chelsea, il Manchester United e l’Arsenal. Tutte e tre hanno fatto il loro dovere, vincendo il gruppo senza problemi. Come ogni anno, ormai.
I blues hanno dominato il gruppo il D, i red devils il gruppo B e i gunners il gruppo H, quest’ultimo, per la verità , uno dei più “facili” di tutta la competizione (oltre all’Arsenal, Olympiakos, Standard e Az). Insomma tutto secondo pronostico.
Per la prima volta dalla stagione 2005 -06 al calcio anglosassone, però, manca una squadra agli ottavi di finale. Allora fu il Manchester United (4Ã?° nel gruppo D alle spalle di Villareal, Benfica e Lille), quest’anno è toccato al Liverpool, molto per merito della Fiorentina. Un po’, perchè le cause della debacle dei reds sono molte: una stagione tormentata dagli infortuni (Aquilani, Torres, Gerrard), la cessione in estate di Xabi Alonso (la mente della squadra) un mercato inesistente, il rendimento incostante di alcuni dei giocatori più importanti come Carragher, Gerrard, Skrtel, Reina. Fatto sta che nessuno si aspettava una tale disfatta da una delle squadre più prestigiose d’Europa.
Il calcio inglese è in salute, come sempre, e l’eliminazione del Liverpool è solo un caso isolato, non riguarda l’intero movimento. D’altronde la Premier League è il campionato più ricco di tutti, quello che incassa più denaro da sponsor e diritti televisivi e si sa, dove ci sono i soldi, nel calcio moderno, spesso ci sono anche i grandi campioni, quelli che di solito, a fine anno, alzano i trofei. Se Arsenal, Chelsea e Manchester United sono le squadre che nessuno, ma proprio nessuno, si augura di incontrare negli ottavi di finale, un motivo ci sarà .

Spagna: Tre su quattro, come l’anno scorso. A non farcela è di nuovo l’Atletico Madrid, solo tre punti conquistati nel gruppo D. Il Barcellona campione in carica ce l’ha fatta, ma solo all’ultima giornata e grazie ai suoi fuoriclasse (Xavi e Messi), il Real Madrid, dopo la figuraccia casalinga contro il Milan non ha più sbagliato un colpo e trascinata da C.Ronaldo ha conquistato anche il primo posto nel girone. Così come il Sevilla, primo nel gruppo G davanti a Stoccarda, Unirea e Rangers, non proprio un gruppo irresistibile. Per il momento il giudizio sul calcio spagnolo è sospeso, perchè queste tre squadre hanno fatto quello che dovevano fare, nè più, nè meno. Il Barcellona è apparso più “terrestre” rispetto a quello “spaziale” visto l “?anno scorso. Ha perso in casa contro il Rubin, ha offerto il solito bel calcio fatto di possesso palla e di grandi giocate, ma ha anche sofferto più del previsto e a Kiev, passato in svantaggio, per una ventina di minuti è stato anche virtualmente fuori dalla Champions.
Il Real ha dimostrato di essere il solito imprevedibile Real. Partite straordinarie, tranne forse l’ultima a Marsiglia, non ne ha offerte, non ha mai dato la sensazione di essere imbattibile, nonostante i milioni spesi in estate per stelle come Kakà , Ronaldo, Xabi Alonso e Benzema. Ha perso al Bernabeu contro il Milan, contro il “primo” vero Milan di Leonardo, quello del 4 “? 2 e fantasia. Ma è riuscito a vincere lo stesso il suo girone. Il sogno dei galacticos è quello di andare in finale, al Bernabeu. Florentino Perez ha speso tanti soldi, ma questo Real Madrid è pur sempre una squadra nuova, e come ha detto Kakà  in settimana, ha bisogno di trovare ancora un’identità . In fondo stanno lavorando per questo, stanno cercando di diventare i numeri uno, il tempo ci dirà  se ce l’avranno fatta.
Infine il Sevilla appare, tra le prime qualificate, la meno forte, la più abbordabile. Aveva un girone semplice, vero, ma l’ha vinto lo stesso, e in Europa, a questi livelli, non è mai facile. Sono una mina vagante, tre anni fa, con Ramos in panchina, erano una delle squadre più temute, anche per aver conquistato nella stagione precedente la coppa Uefa, quest’anno sono un buon gruppo, composto da ottimi giocatori di qualità  e esperienza (Kanoutè, Luis Fabiano) e giovani di prospettiva (Diego Capel, Fazio). Possono stupire o uscire subito, anche per loro, come per il Real, il tempo dissiperà  ogni dubbio.

Germania: Due su tre qualificate, entrambe seconde: il Bayern Monaco e lo Stoccarda. I primi si sono guadagnati il diritto agli ottavi di finale grazie all’impresa di Torino: 4 a 1 e successo mai in discussione. Un risultato che ha stupito tutti, visto anche il pessimo avvio di stagione della squadra di Van Gaal. Tutti in Germania davano il tecnico olandese spacciato o già  sicuro esonerato. Invece”¦
La vittoria contro la Juve potrebbe essere stato il momento di svolta della stagione dei bavaresi. Anche lo Stoccarda si è qualificato all’ultima giornata grazie al successo per tre a uno contro la sorpresa Unirea Urziceni.
All’appello manca il Wolfsburg, campione di Germania. Solo 7 punti raccolti nel gruppo B, quello con Manchester United, Cska Mosca e Besiktas. Il primo posto era già  prenotato, vero, ma il secondo? Un fallimento vero e proprio, soprattutto per gli sforzi economici fatti in estate per trattenere giocatori del calibro di Dzeko e Misimovic.

Le altre: Il calcio francese porta agli ottavi due squadre su tre. Sono il solito Lione, secondo dietro Fiorentina e Bordeaux, una delle sorprese di questa Champions, prima davanti a Bayern e Juventus. Laurent Blanc, vincitore del campionato francese dominato negli ultimi sette anni dal Lione, ha creato un gruppo molto interessante, una gran bella squadra, organizzata, forte fisicamente (Diarra, Planus) e piena di talento (Gourcuff, Chamakh, Gouffran). Con un po’ di fortuna nel sorteggio il Bordeaux potrebbe anche arrivare lontano. Da non sottovalutare, la Juve ne sa qualcosa.
Le altre: una squadra greca, l’Olympiakos, seconda nel gruppo H, dietro l’Arsenal, una squadra russa, il Cska Mosca e una portoghese, il Porto.
Va detto, infine, che tra le grandi nazioni europee, quelle con un ranking UEFA elevato, ovvero l’Olanda, non porta agli ottavi di finale neanche una sua rappresentante. L’Az Alkmaar, campione d’Olanda in carica, e con un ranking UEFA di 64.826 (dodicesima davanti alla Juve) non è riuscita neanche a staccare il biglietto per l’Europa League, mentre il Twente è uscito addirittura ai preliminari.

Francesco Aquino

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