2014

Il bunker dell’Atalanta non crolla: a Torino finisce 0-0

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Nerazzurri in campo per difendere il punto: Sportiello li salva nel finale

ATALANTA TORINO SERIE A SINTESI TABELLINO – 

PRIMO TEMPO – Dopo il buon punto conquistato in casa contro il Napoli, Stefano Colantuono decide di confermare il 5-3-2, mutando, però, molti interpreti. Rispetto al turno infrasettimanale, tornano titolari Biava, Zappacosta, Dramè, Carmona e Boakye, con Moralez che si accomoda inizialmente in panchina. Ventura, invece, opta solo per due novità: Jansson al posto di Glik, nemmeno convocato, e il giovane Martinez in attacco, al fianco di Quagliarella. L’atteggiamento dei nerazzurri è molto guardingo, sin dai primi minuti: esterni molto bloccati, a comporre una difesa a cinque difficilmente perforabile. Tant’è che il copione della prima frazione di gioco si intuisce da subito: molto possesso palla da parte dei padroni di casa, con l’Atalanta chiusa nella propria metà campo. Ma anche poche, pochissime occasioni per i granata: la retroguardia orobica, guidata nell’occasione dal duo esperto Stendardo – Biava, regge molto bene l’urto – tutt’altro che violento – dell’attacco granata. Le uniche due occasioni del match arrivano sugli sviluppi di palle da fermo: Moretti fa la barba al palo a Sportiello battuto, poi, intorno alla mezz’ora, Stendardo chiama Gillet ad un grande intervento con un’ottima girata di testa. Poi, tanto agonismo e molti falli, ma nessuna emozione. 

RIPRESA – Dopo un primo tempo giocato su ritmi bassi, il Torino decide di accelerare. E lo fa da subito, dai primi minuti del secondo tempo: al settimo, miracoloso salvataggio di Carmona, che si immola su El Kaddouri pronto a calciare a botta sicura da ottima posizione. Centoventi secondi più tardi, Farnerud – il cui ingresso cambia completamente il volto del match – serve Quagliarella, che controlla male e perde l’occasione per sbloccare il match. Dell’Atalanta, anche nel secondo tempo, non vi è traccia: la squadra di nerazzurra si chiude ancor più in difesa con l’ingresso di Del Grosso, limitandosi, di fatto, solo a mantenere lo 0-0. L’unica occasione della ripresa, arriva grazie a Baselli: il talentino nerazzurro pennella per Boakye, che, dopo aver preso il tempo a Jansson, manca l’impatto con il pallone dall’altezza dell’area piccola. Solo una parentesi, perché la partita continua a farla il Toro: sugli sviluppi di un calcio da fermo, Quagliarella fa la sponda per Jansson, che, da due passi, viene fermato da un super intervento di Sportiello. Miracoloso, poi nel recupero: Farnerud pennella dai venticinque metri, ma il portiere nerazzurro respinge alla grande in corner.

MISSIONE COMPIUTA – Può gioire, dunque, l’Atalanta, che, con spirito di sacrificio e grande cuore, ottiene ciò per cui è scesa in campo :il punticino. I nerazzurri, schierati con cinque difensori e con un atteggiamento per nulla offensivo, soffrono poco, merito dell’ottimo lavoro della difesa. Ma, in attacco, non creano praticamente nulla. Qualche rimpianto in più, invece, per il Torino, che ha dominato ma non ha saputo concretizzare le poche, a dire il vero, occasioni create.

TABELLINO TORINO – ATALANTA

Marcatori:

Ammoniti: Dramè (Ata) al 35’ pt per gioco falloso, Stendardo (Ata) al 38’ pt per gioco falloso, Migliaccio (Ata) al 15’ st per gioco falloso, Baselli (Ata) al 19’ st per gioco scorretto, Carmona (Ata) al 43′ st

Espulsi:

Torino (3-5-2): Gillet; Maksimovic, Jansson, Moretti; Peres, Gazzi, Vives (dal 5’ st Farnerud), El Kaddouri, Darmian; Martinez (dal 14’ st Amauri), Quagliarella. Allenatore: Ventura. In panchina: Castellazzi, Padelli, Perez, Larrondo, Silva, Nocerino, Sanchez, Masiello, Benassi. Allenatore: Giampiero Ventura.

Atalanta (5-3-2): Sportiello; Zappacosta (dal 36’ st Raimondi), Biava, Stendardo Cherubin, Dramè (dal 27’ st Del Grosso); Carmona, Baselli, Migliaccio; Denis (dal 25’ st Bianchi), Boakye. Allenatore: Colantuono. In panchina: Frezzolini, Del Grosso, Scaloni, Bellini, D’Alessandro, Moralez, Spinazzola, Molina, Raimondi, Grassi.Allenatore: Stefano Colantuono.

 

 

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