2017

Il 10 non va più di moda, troppa responsabilità o generale cambiamento?

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Poche squadre avranno un numero 10 in campo nella prossima Serie A. Bernardeschi l’ultima grande delusione per gli appassionati del genere

Da sempre il 10 è il numero che fa sognare ogni bambino appassionato di pallone. Il 10 sulle spalle del campione, del fuoriclasse in grado di guidare la squadra nei momenti difficili e di farla esaltare in quelli buoni. Con il passare del tempo però la categoria del trequartista o giocatore di grande fantasia è andata via via restringendosi, vedere oggi il 10 indossato da un calciatore di pura classe sta diventando sempre più impresa ardua. Se si esclude Napoli, dove il 10 dopo un certo Diego Armando Maradona non lo ha più indossato nessuno, sono diverse le squadre di Serie A a non averne uno. In cima alla lista la Juventus, dopo l’addio al calcio di Alex Del Piero, che ha rifiutato il ritiro del suo numero per lasciare ai bambini il sogno di averlo sulle spalle, in bianconero il 10 è stato prima di Tevez e poi di Pogba. Da quando il francese si è trasferito al Manchester United più nulla, Dybala si tiene il suo 21 e il nuovo Bernardeschi sorprende tutti con un 33, dal significato religioso e non calcistico. Al Milan dopo gli sterili anni di Honda, i tifosi rossoneri sperano di tornare a sognare con Calhanoglu che si è caricato del peso della maglia che fu, soltanto recentemente, sulle spalle di gente come Seedorf e Rui Costa. All’Inter dopo Jovetic è il turno di Joao Mario che proverà con la 10 ad avere più fortuna rispetto alla scorsa stagione. Ci sono poi le conferme come Anderson alla Lazio, Ljajic al Torino, De Paul all’Udinese.
Altra categoria è quella dei 9 o degli 11 trasformati in 10, ovvero delle classiche punte centrali o degli esterni che cambiano numero alla Cerci con il Verona o alla Destro con il Bologna, Floccari con la Spal e Matri con il Sassuolo. E le altre? La maggior parte è orfana di un 10 che faccia sognare con colpi unici, segno del tempo e di un calcio sempre più fisico dove i giocatori con i piedi buoni vengono superati per numero da quelli dotati atleticamente. Menzione finale per il 10 per eccellenza del calcio italiano: Francesco Totti. Er Pupone lascia un vuoto tremendo, ma come il suddetto Del Piero non ha voluto che la sua maglia fosse ritirata perchè tutti devono sognare di indossarla.

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