Sogni e speranze di Maurito Icardi: il 9 nerazzurro sta spingendo l’Inter al secondo posto in classifica, emblema della cura-Spalletti

Intervistato dalla Rivista Undici, il capitano dell’Inter, Mauro Icardi, ha rilasciato queste dichiarazioni per analizzare il momento vissuto dall’Inter di Luciano Spalletti: «In ritiro abbiamo lavorato bene e cambiato tutto. Spalletti è un mister molto attento. Soprattutto abbiamo in testa l’obiettivo che ci chiedono tutti: tornare in Champions League. Non ho l’idea dello scudetto, ho solo l’idea del lavoro e del fare bene. per me essere il capitano dell’Inter non è difficile. Ho la personalità per farlo tranquillamente. Essere il capitano dell’Inter è la mia missione. E io sono orgoglioso di tutto questo. Quando sono arrivato all’Inter avevo 19 anni ed è stato Moratti ad insistere perché mi voleva veramente».

Prosegue ancora Icardi parlando dei propri sogni nel futuro con la maglia nerazzurra, mentre difficilmente proseguirà la carriera una volta appese le scarpe al chiodo: «Io mi vedo ancora all’Inter in futuro. Voglio vincere qualcosa con questa maglia. A 40 anni non sarò nel mondo del calcio, non sono come Totti. Non farò l’allenatore o il dirigente, sono ruoli che non mi piacciono. Credo proprio che farò il papà a tempo pieno, a casa, con la mia famiglia. Sono venuto in Italia perché ero convinto di far meglio rispetto a quanto fatto con il Barcellona. L’Italia? C’era la possibilità di vestire la maglia dell’Under e ho litigato con la dirigenza della Sampdoria perché io volevo l’Argentina. Anche gli spagnoli ci hanno provato, hanno chiamato mio padre, ma io ho sempre scelto l’Argentina».