2017

Icardi: «Inter, fascia di capitano, Sampdoria, Juve, Messi: dico tutto»

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Mauro Icardi, attaccante dell’Inter, ha parlato della sua carriera, dei gol, del futuro, della Sampdoria e di molto altro ancora. Le ultimissime notizie

A tutto Mauro Icardi. Il centravanti dell’Inter ha parlato a “Premium Sport” nel corso del secondo appuntamento del nuovo format “9, vita da bomber” raccontando la sua carriera. Queste le parole di Maurito: «Sicuramente è un peso e un grande onore essere il capitano dell’Inter. Questa è una fascia indossata da Zanetti e da altri grandi campioni. Il capitano non è solamente quello che porta la fascia: è la testa di un gruppo, di una squadra di 25 giocatori. Fuori sono una persona molto seria e cerco di allenarmi al massimo, da professionista. Miglior allenatore al mondo? Per le mie caratteristiche direi Mourinho ma ho visto da vicino Guardiola ed è un fenomeno anche lui: loro sono quelli che hanno vinto di più in questo momento».

LE PAROLE DI MAURO ICARDI TRA INTER, SAMP E NON SOLO – Prosegue Maurito: «Il difensore più tosto da affrontare? In un Samp-Inter affrontai Juan Jesus e lui è stato quello mi ha colpito un po’ di più, mi dava calci anche a palla lontana. Mi ha colpito il suo atteggiamento, non so perché ma mi ha colpito. Il portiere? Non ho paura di loro.Io faccio il mio lavoro in campo e quando mi capita tra i piedi la palla devo fare gol e basta. Il mio arrivo al Barcellona? Il Barcellona mi è venuto a trovare a Barcellona e mi ha mandato il gagliardetto di Messi con la dedica per me e la mia famiglia. Quando sono arrivato lì facevo allenamento con i ragazzi e quando ho visto la prima squadra allenarsi sono andato a salutare fuori Messi. L’addio? Volevo giocare e ho scelto la Sampdoria per questo. Mi sentivo che le mie qualità erano quelle di Ibrahimovic e sentivo che il calcio italiano poteva essere più adatto alle mie qualità calcistiche. I gol alla Juve? Nel secondo tempo di una partita con la Samp mi sono capitati due palloni davanti alla porta e abbiamo vinto due a uno allo Juventus Stadium. Lì credo sia diventato famoso il nome di Mauro Icardi».

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