Tante analogie tra Mauro Icardi oggi e Mario Balotelli nel 2010. L’argentino isolato e contestato proprio come Super Mario nell’anno del Triplete: eppure allora l’Inter fece quadrato…

Mauro Icardi come Mario Balotelli: impossibile non scomodare il paragone in virtù di quanto successo nelle ultime settimane. L’ormai ex capitano dell’Inter, ai ferri corti con la società e con lo spogliatoio, si troverebbe di fatto in una situazione di completo isolamente rispetto al resto del gruppo, esattamente come successo ormai un po’ di anni fa anche a Super Mario. Correva l’anno del Triplete interista (2010) e Balotelli, complice un rapporto pessimo con l’allenatore José Mourinho e con i senatori della squadra, si trovò in più occasioni ai margini della squadra ed in contrasto coi tifosi: il famigerato episodio del Camp Nou (quando Mario gettò via la maglia nerazzurra in segno di rabbia), fu solo l’emblema di una situazione che di lì a poco avrebbe infatti portato alla separazione definitiva.

L’Icardi di oggi, molto più leader del Balotelli di quell’anno (in più occasioni comunque decisivo, pur da subentrato, va ricordato), si trova in una situazione analoga: contro la società, contro l’allenatore, contro l’intera tifoseria. Di mezzo, in più, c’è anche Wanda Nara. Sulla carta l’Inter di oggi senza Icardi è molto più debole dell’Inter di allora senza Balotelli (che non era un titolare inamovibile in attacco), ma andrebbe comunque sottolineato come, anche grazie alle tensioni nate per via di Super Mario, la squadra di Mourinho era riuscita comunque a compattarsi andando a vincere tutto. Un po’ come sta accadendo all’Inter di oggi orfana di Icardi, sempre vittoriosa da quando Mauro è fuori squadra.