Icardi: «Calcio? Bello, ma non lo seguo» - Calcio News 24
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2015

Icardi: «Calcio? Bello, ma non lo seguo»

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icardi esulta inter gennaio 2015 ifa

L’attaccante si è confessato ai microfoni di SportWeek

Al centro del gossip e delle discussioni, Mauro Icardi divide. E’ un calciatore viziato e rissoso o un giovane innamorato diventato padre? L’attaccante dell’Inter è un po’ tutto e dal quartier generale di Philipp Plein, stilista di cui è diventato da poco testimonial, ha parlato con un giubbotto di coccodrillo da 80 mila euro, regalatogli dallo stilista appunto, ai microfoni di SportWeek: «Il calcio è uno sport che mi fa divertire. Però ci gioco e basta, le partite non le guardo mai e di quel che succede nell’ambiente non so nulla. Cosa ha fatto il Milan domenica? Non seguo la serie A. Son sempre stato così, sin da ragazzino. Alle giovanili del Barcellona vivevo dentro il Camp Nou, dietro la porta praticamente, e i giorni di gara me ne stavo in camera a guardare film. E non creda che sia l’unico: ce ne sono parecchi di giocatori a cui non frega niente del calcio».

BAD BOY – L’argentino, che ha parlato anche della sua maturazione, merito di sua madre, che tra l’altro di recente ha dato alla luce due fratelli eterozigoti da un nuovo compagno spagnolo: «Eh, mi sono comportato come faceva lei, quando ero bambino. Le ho detto che è giusto così, e che ora deve fare la sua vita. A Natale sono venuti tutti a Milano e siamo stati un po’ insieme», ha spiegato Icardi, che ha anche confessato di non aver sofferto il divorzio dei sui genitori. Inevitabilmente Icardi torna a smentire le voci che lo descrivono come un bad boy: «È per l’adrenalina che ti dá il calcio, è una cosa fortissima certe volte. Sei arrabbiato, sei carico, perdi 3 a 1 e tac, te ne vai fuori di testa. Siamo modelli di comportamento, me ne rendo conto, ma siamo anche persone, e ogni tanto sbagliamo».

FAMIGLIA – E tornando ai discorsi sulla famiglia, Icardi ha confermato il retroscena relativo alla richiesta in sala parto di suturare la ferita di sua moglie, Wanda Nara, dopo il parto: «All’ostetrica l’ho detto davvero, se mi faceva tirare un punticino. Anche perché non sono un tipo che si impressiona facilmente. Ma poi Wanda non mi ha mollato un secondo, voleva che le stessi vicinissimo, e non è stato possibile. Altri figli? No! Basta. Quattro per casa sono sufficienti». E sui nomi dei figli di Maxi Lopez che si è tatuato al braccio chiarisce: «Sono tre bambini che passano tutto il giorno insieme a me. Io sono responsabile della loro infanzia. Come mi chiamano? Mauro. Oppure papà. Lopez tutti i giorni telefona, noi leggiamo il nome sul display, e passiamo il telefono ai ragazzi. Fine delle relazioni». Icardi, che si è definito tamarro e poi ha elencato macchine e orologi comprati finora, ha commentato le dichiarazioni di Maradona, che lo ha attaccato dopo la partita organizzata dal papa: «Ferito? Macché. Sapevo come la pensava, e ci sono andato lo stesso. Quando mi hanno riportato le sue parole, mi son fatto una risata. Io dico solo che la gente deve farsi i c***i suoi prima di parlare. Pensare alla propria vita, e poi a quella degli altri. Nessuno è pulito al cento per cento».

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