2016
Curva Nord contro Icardi: situazione di fuoco
Icardi – Curva Nord: arriva lo striscione violento dei tifosi nei confronti del capitano dopo il retroscena raccontato da quest’ultimo nella propria autobiografia. Situazione di fuoco
Mauro Icardi rischia di pagare caro il suo racconto dopo la contestazione dei tifosi nerazzurri in occasione della trasferta, di due anni fa, tra Sassuolo e Inter. L’attaccante ha raccontato nella sua biografia “Sempre avanti, la mia storia segreta“, alcuni retroscena su quell’avvenimento, retroscena che non sono piaciuti ai tifosi. Così, secondo “La Gazzetta dello Sport“, la ricostruzione dura e cruda di Maurito non è andata già alla Nord, pare per nulla d’accordo su come sono stati raccontati i fatti e sul contenuto in generale, e quest’oggi, in occasione della sfida con il Cagliari, Icardi potrebbe essere contestato dai suoi tifosi.
IL COMMENTO – «Pezzo di merda, fai il gradasso e il prepotente con un bambino per farti vedere da tutta la curva? Devi solo vergognarti, vergognatevi tutti. Detto questo gli ho tirato la maglia in faccia. In quel momento è scoppiato il finimondo». E ancora: «Nello spogliatoio vengo acclamato come un idolo… I dirigenti temevano che i tifosi potessero aspettarmi sotto casa per far mela pagare ma io feci registrare un messaggio dicendo ai tifosi che avrei potuto portare 100 criminali dall’Argentina per farli ammazzare tutti. I capi pretesero le mie scuse una settimana dopo, ma non lo feci. Oggi c’è rispetto reciproco». Quel rispetto che Icardi rischia di aver perso.
LA REPLICA DELLA CURVA – Oggi gli ultras faranno sentire la loro risposta, ma già ieri, come riporta “Il Corriere dello Sport“, Franco Caravita, leader storico della Nord, ha tuonato: «Per noi ha finito di essere il capitano dell’Inter. Ha detto una serie di bugie, come per esempio la storia del bambino. Non c’erano i presupposti per questa “sparata” che forse è solo pubblicità per il libro ma in questo modo ha accoltellato alle spalle i tifosi».
LA LETTERA DI ICARDI – «Cara Curva Nord, sono sorpreso e dispiaciuto.
Sorpreso perché relativamente all’episodio di Reggio Emilia ho semplicemente riferito di come, complice l’adrenalina post-partita ed il cattivo momento che stava attraversando la squadra, “a caldo” ho perso la testa. Volevo semplicemente rendere l’atmosfera di quell’episodio. Tanto è vero che nel libro ho aggiunto che avevo sputato fuori frasi esagerate (ed il verbo sputare già rende l’idea di quanto inopportuna fosse stata la mia reazione). Riguardo al discorso degli assassini dall’Argentina, siccome da più parti mi continuavano a ripetere che mi sarei ritrovato degli esagitati sotto casa (nota bene: non la Curva Nord, degli esagitati) ho pronunciato quella frase: ma nella biografia ho anche detto “avevo usato parole minacciose contro la tifoseria e non avrei dovuto farlo. Sono dispiaciuto. Dispiaciuto per questo polverone che si è creato, Ho semplicemente raccontato un episodio seguendo i miei ricordi. Oltretutto se uno avesse un minimo di sale in zucca non rischierebbe di offendere la propria curva, strategicamente se fossi stato in mala fede avrei usato parole accattivanti nei vostri confronti. Non l’ho fatto perché nessuno voleva offendere o mancare di rispetto a nessuno. La fascia da capitano rappresenta la realizzazione dei miei sogni di bambino, la gioia che ho donato prima di tutto alla mia famiglia e poi a me stesso. Siete Voi che io cerco ogni domenica appena faccio gol, è il Vostro abbraccio che io cerco per primo. perché io amo l’Inter. Fra pochissimo scendero’ in campo quindi non posso più dilungarmi. Spero che avrete compreso quanto importanti siete per me e quanta stima e quanto Amore nutra per Voi anche se deciderete di fischiarmi. Vi chiedo solo una cosa da Capitano: state vicini all’Inter come avete sempre fatto, io e i miei compagni abbiamo bisogno di Voi. Con affetto Mauro».
AGGIORNAMENTO ORE 15 – A nulla è valso il gesto distensivo di Icardi, che ha provato a mandare un messaggio alla Curva Nord nerazzurra dopo l’accusa pensate di stamane dei tifosi, che avano promesso contestazione. Contestazione effettivamente c’è stata, con un messaggio pesantissimo tramite uno striscione all’attaccante: «Non sei uomo, non sei capitano, sei solo una vile merdaccia». A questo punto è rottura quasi totale tra l’argentino ed i propri tifosi, con la società interista che si troverà nella difficile posizione di mediare.
LE FRASI DEL LIBRO AUTOBIOGRAFIA – “Mi tolgo maglia e pantaloncini e li regalo a un bimbo. Peccato che un capo ultrà gli vola addosso, gli strappa la maglia dalle mani e me la rilancia indietro con disprezzo. In quell’istante non ci ho più visto, lo avrei picchiato per il gesto da bastardo appena compiuto. E allora inizio a insultarlo pesantemente: ‘Pezzo di merda, fai il gradasso e il prepotente con un bambino per farti vedere da tutta la curva? Devi solo vergognarti, vergognatevi tutti’. Detto questo gli ho tirato la maglia in faccia. In quel momento è scoppiato il finimondo. Nello spogliatoio vengo acclamato come un idolo… I dirigenti temevano che i tifosi potessero aspettarmi sotto casa per farmela pagare. Ma io ero stato chiaro: ‘Sono pronto ad affrontarli uno a uno. Forse non sanno che sono cresciuto in uno dei quartieri sudamericani con il più alto tasso di criminalità e di morti ammazzati per strada. Quanti sono? Cinquanta, cento, duecento? Va bene, registra il mio messaggio, e faglielo sentire: porto cento criminali dall’Argentina che li ammazzano lì sul posto, poi vediamo’. Avevo sputato fuori queste frasi esagerate per far capire loro che non ero disposto a farmi piegare dalle minacce”.
SI APRE LA STRADA PER NAPOLI? – Mauro Icardi è così finito nel mirino dei tifosi per le parole nella sua autobiografia e, in attesa di capire che cosa succederà e che decisioni prenderà la dirigenza. L’unica squadra che potrebbe trarre giovamento è il Napoli, dopo l’interesse di questa estate, dato che in molti considerano finita l’esperienza di Icardi in maglia Inter e a gennaio potrebbe esserci già l’addio. Il problema è la valutazione che l’Inter fa di Icardi, adesso la clausola rescissoria è di 110 milioni di euro e testimonia la volontà del club nerazzurro di non voler cedere il giocatore in Serie A. Da Napoli però seguono tutto con attenzione e potrebbero fare una nuova offerta, stavolta superiore a 60 milioni di euro, la cifra a cui le due squadre si erano fermate in estate. I problemi in attacco a Napoli sono risaputi, all’Inter invece sono grane ambientali: Icardi torna nel mirino azzurro, si proverà a fare sul serio.
LE DICHIARAZIONI DI AUSILIO – Il ds dell’Inter, ha parlato del caso Icardi e della sconfitta con il Cagliari: «Oggi contava la partita, avremmo voluto volentieri dedicarci solo alla partita ed è evidente che la cosa non abbia aiutato nessuno, nemmeno Icardi. Domani saremo alla Pinetina e ci sarà un incontro con lui perché abbiamo bisogno di capire tante cose e solo dopo aver parlato con lui prenderemo la decisione migliore e le dichiarazioni di Zanetti non sono estemporanee, siamo una società e decideremo insieme il da farsi. Io non penso che a 23 anni si possa fare un autobiografia e non ero nemmeno curioso di scoprirlo e di leggere questo libro perché faccio un altro mestiere e non so se toccasse a me. Io questa mattina ho letto quello che c’era scritto e la sciocchezza è stato tirare fuori qualcosa di vecchio. E’ stata fatta una sciocchezza e domani cercheremo di capire cosa ha portato il ragazzo a farla e gli chiederemo di prendersi le sue responsabilità e poi prenderemo una decisione che può portare a qualsiasi cosa. Oggi Mauro ha cercato di ribadire il suo pensiero ma questo ha creato un clima stranissimo allo stadio che non ha giovato alla squadra e a lui e noi come società dobbiamo tutelare l’interesse della squadra e del club. Si vince solo se siamo tutti uniti. E’ difficile anche giocare in uno stadio disunito e dobbiamo cercare di trovare una soluzione per il bene dell’Inter e se non sarà così sarà perché l’egoismo di qualcuno è prevalso sull’interesse comune ma noi non possiamo permettere che accada questo».
LE DICHIARAZIONI DI MORATTI – A commentare la vicenda ci ha pensato anche Massimo Moratti. L’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti è stato raggiunto all’uscito dal palazzo Saras dai cronisti ed ha deciso di non soffermarsi troppo sulla vicenda: «E’ un grande caos: io non c’entro certamente», brevi e nette le dichiarazioni dello storico numero uno. Attesi aggiornamenti da Appiano Gentile sulla vicenda, situazione burrascosa in casa Inter.
LE DICHIARAZIONI DI FACCHETTI JR – Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, è intervenuto faccenda Icardi: «In questo momento non gli toglierei la fascia. In una catena di errori sarebbe un altro passaggio che non serve. Degradare un calciatore poco dopo il rinnovo non è giusto: c’era bisogno di pensarci prima. Adesso sia per lui che per l’Inter non sarà facile giocare. Questi comportamenti a catena hanno creato uno stato di difficoltà all’Inter. Nessuno ha fatto la mossa giusta e la squadra ne paga le conseguenze. Bisognava garantire tranquillità. C’è stata troppa fretta nel far uscire questo libro. Serviva un controllo da più parti. Si doveva fare in modo che la giornata di ieri non avesse quell’epilogo che abbiamo visto: è mancata lucidità».