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Ibrahimovic: «Lukaku? Zero problemi personali. Su Lebron e la chiamata di Amadeus…»
Ibrahimovic chiarisce i motivi che l’hanno spinto ad accettare di fare l’ospite a Sanremo. Le parole dell’attaccante rossonero
Zlatan Ibrahimovic ha parlato in conferenza da Sanremo dell’infortunio che lo costringerà a saltare sicuramente le prossime gare:
INFORTUNIO – «Il programma è sempre uguale, sono stato sfortunato, ho avuto una piccola lesione, ma posso fare tutto. Il programma del Festival non cambia, sono sempre disponibile per Amadeus».
SU SANREMO – «Appena mi ha chiamato Amadeus ho detto subito si. Meglio giocare con me che contro di me. Questo non il mio mondo, ma sono in buone mani con Fiorello e Amadeus. Ma se faccio bene è meglio, così ho un altro lavoro quando smetto».
SU LEBRON JAMES – «Il razzismo e la politica sono due cose diverse. Noi atleti uniamo il mondo, la politica divide il mondo. Tutti sono benvenuti, non c’entra niente da dove arrivi, noi facciamo quello che facciamo per riunire, le altre cose non le facciamo perché non siamo bravi, se no facevo politica. Questo è il mio messaggio. Gli atleti devono fare gli atleti, i politici devono fare i politici».
LUKAKU – «Non c’è alcun problema personale, quello che succede in campo, resta in campo. Se vuole venire qui a Sanremo, è il benvenuto».
RECORD – «C’è un motivo se Amadeus mi ha chiamato: perché vuole spaccare tutti i record, e io mi presento».
FIORELLO E AMADEUS – «Senza un milanista non c’è un derby. Ripetono di essere interisti ogni cinque minuti e dicono di essere primi in classifica, però per i primi sei mesi non ho sentito nulla. Riprendiamo il primo posto».
CANZONE COME MIHAJLOVIC – «Mi presento sul palco, come andrà non lo so. Speriamo che Mihajlovic non sappia cantare, così siamo allo stesso livello».
PROGRAMMA – «Prendo un giorno alla volta, secondo me è la migliore cosa. Stasera facciamo qualcosa. So ballare, ma ballo meglio in campo. Vediamo cosa succederà. Non voglio avere programmi, devo essere Zlatan»