2017

Ibrahimovic: «Voglio ancora fare la differenza»

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Zlatan Ibrahimovic – Napoli: un colpo di calciomercato da sogno. Il giocatore del Manchester United è in scadenza di contratto e strizza l’occhio ai partenopei. Colpo difficile, perché la Cina e la MLS spingono, ma non impossibile

Ibrahimovic: «Voglio ancora fare la differenza» – 18 marzo, ore 22.45

Questa l’intervista completa rilasciata da Zlatan Ibrahimovic a Fabio Capello per Fox Sports: «La Juventus? E’ stato un grande passo dall’Ajax. Mi sono allenato tanto, soprattutto davanti alla porta. E’ da lì che è partita la mia carriera ad alti livelli. E’ importante, perché come ti alleni, così giochi le partite. La videocassetta di Van Basten? Mi hai spiegato che avevo uno stile simile al suo, ma lui si muoveva meglio. Hai messo play ed io guardavo i suoi goal. E’ stata una cosa bella, perché uno che sa tanto di calcio, un vincente che ha avuto tanti calciatori, mi ha voluto aiutare e ne sono stato onorato. L’Inter? E’ stata una grande esperienza. Mi volevano Inter e Milan, ma io mi sono detto: l’Inter non vince il campionato da 17 anni, se lo vinco qui sarà nella storia nerazzurra. Scudetto vinto a Parma? Sapevamo che la Roma stava vincendo, io avevo un problema al ginocchio, ma Mancini mi ha detto che dovevo entrare per forza, anche se mi facevo male. Ricordo che pioveva tanto. Appena entrato ho provato a tirare, ma la palla è uscita. Poi dopo ci ho riprovato: ho tirato ed è entrata. La panchina era entrata in campo, ricordo la gioia del presidente. Il campionato fu lungo, ma bello. Il Barcellona? All’inizio tutto bene. Giocavo, segnavo, andava tutto bene. Poi vero natale non è andata più bene perché il modo di giocare con Guardiola era cambiato. Inizio ad andare in panchina e mi sono detto che c’era qualcosa che non andava. Ma per me non c’erano problema. Il goal decisivo nel Clasico? E’ stata una grande esperienza, ho imparato molto sia dentro che fuori dal campo. Anche nel calcio le cose possono cambiare in 24 ore. Io non avevo problemi, ma qualcun altro li aveva con me e non li ha risolti. Ancora oggi non ne conosco i motivi. Guardiola mi chiamava ogni giorno per portarmi lì, poi la situazione è cambiata. I derby di Manchester contro il suo City? Dopo quello che è successo, mi danno motivazioni, mi stimolano. Il ritorno a Milano? Non ero contento della situazione al Barcellona e Berlusconi mi ha convinto a venire. Sono tornato con grande voglia e tanti stimoli. Quella era una grande squadra. Volevo vincere a tutti i costi, anche col Milan. Non sono in quanti sono riusciti a farlo con tre squadre dopo Juventus e Inter. Ricordo che Galliani tagliò lo scudetto dalla maglia dell’Inter e ci disse che era il nostro. Il PSG? Non volevo lasciare il Milan. Fui mandato via come in un pacco con Thiago Silva. Ma era bello perché c’era lui che per me è il miglior difensore al mondo. Non c’è nessun altro come lui. Quello di Parigi era un progetto ad alto rischio, non si sapeva come sarebbe andata. Il primo anno non è stato facile per Ancelotti. Poi già nel secondo si vedeva la passione della gente parigina. Chi non sta bene a Parigi è matto! E’ stata una bella esperienza, era un progetto rischioso, ma ci credevo. Lo United? E’ una sfida. La sfida di cambiare la storia di un club che ha avuto una grande storia. Per alzare il mio livello, dovevo venire in Premier e far vedere a tutti chi sono. Se riuscissi a vincere in una situazione del genere, vuol dire che avrei fatto bene il mio lavoro. Poi conosco Mourinho, so cosa vuole. Ti stimola, se le cose non vanno bene te lo dice in faccia. Ti manipola in tal modo che quando vai in campo dai il 200 per cento. Ed era quello di cui avevo bisogno a questa età. Il prossimo anno? Ho firmato per un anno più opzione per il secondo. Non ho ancora molti anni da giocare, voglio divertirmi e fare la differenza. Voglio smettere al top. Non so cosa succederà, se sono ancora decisivo è grazie ai miei compagni»

Ibrahimovic stuzzica il Napoli: «Io in azzurro? Chissà»

Zlatan Ibrahimovic – Napoli, un binomio che pare insolito ma che potrebbe diventare realtà. Lo svedese è in scadenza di contratto ma ha rivelato a Fabio Capello che potrebbe prendere in considerazione il Napoli una volta lasciato il Manchester United. «Io al Napoli? Chissà, non si sa mai. Sto bene qua ma vediamo cosa succede» ha detto Ibra al suo ex allenatore nel programma che il friulano sta conducendo sulle reti Fox. Aurelio De Laurentiis sogna il centravanti del Man Utd vorrebbe prenderlo a parametro zero a fine stagione, anche se l’affare è molto complicato. Ibra piace sia in Cina che negli USA e dalla Chinese Premier League e dalla Major League Soccer sono pronti a ricoprirlo di soldi. Il Napoli aspetta e spera, magari il grande colpo dell’estate potrebbe essere proprio il gigante svedese, sebbene la tipologia di contratto (in special modo sui diritti d’immagine) non renda questo affare il più facile del mondo. Una piccola apertura di Ibra c’è stata, adesso sta al Napoli farsi avanti.

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