2018

Iaquinta racconta la rissa sfiorata con Spalletti: «Siamo andati testa contro testa»

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Vincenzo Iaquinta racconta l’ultima stagione alla Juventus: «Conte mi disse che se la vedeva lui con la società, ma rimasi fuori rosa tutto l’anno»

Il prossimo turno di campionato metterà di fronte Udinese e Juventus accumunate, tra le altre cose, da Vincenzo Iaquinta. L’attaccante italiano ha infatti giocato in entrambe le squadre e sulle colonne della Gazzetta dello Sport ripercorre gli anni passati sia con i friulani che con i piemontesi. A proposito della squadra di Allegri, l’ex numero 9 la vede tra le favorite per la Champions: «Questa Juve può vincere la Champions League. I bianconeri erano già tra le 4 più forti d’Europa e ora con Ronaldo hanno chi fa la differenza nelle sfide decisive. Può essere davvero l’anno buono per riconquistare la Coppa. In Serie A non vedo antagoniste, si gioca per il secondo posto, dove il Napoli ha qualcosa in più. Lo scontro diretto la dice lunga: il Napoli ha fatto una grandissima partita, ma i bianconeri quando decidono di accelerare, vincono e non c’è rivale che tenga».

Iaquinta racconta cosa andò male nel finale di carriera con la Juventus: «E pensare che Conte stravedeva per me. Appena arrivò mi disse di guarire in fretta dato che puntava molto su di me. Un giorno mi prese da parte durante una riunione, dicendomi di non preoccuparmi se non rientravo più nei piani di Marotta e che se la vedeva lui con la società… Ma purtroppo dopo l’operazione al ginocchio del 2011 il mio fisico ha iniziato a non reggere più. Quando tornavo in piena forma, i muscoli cedevano. Ho avuto parecchi strappi e stiramenti. Conte mi faceva sentire il suo sostegno tutti i giorni, ma al rientro dal prestito al Cesena mi sono fatto male di nuovo. Così è passata la linea societaria: sono finito fuori rosa tutto l’anno».

Ma la parte più interessante dell’intervista è sicuramente quella dove racconta lo screzio avuto con Spalletti ai tempi dell’Udinese: «È preparatissimo, probabilmente il migliore allenatore italiano. Fa giocare benissimo le sue squadre, ha grande personalità. Ma una volta ero molto nervoso e dopo un rimprovero ho perso le staffe e gli ho risposto a muso duro. Non ce le siamo mandate a dire e stavamo arrivando alle mani. C’è mancato davvero poco che facessimo a botte, eravamo arrivati testa contro testa. Luciano però aveva un debole per me… Il mister sa capire le situazioni e le racconto questo episodio per far capire come gestisce il gruppo. In ritiro all’Udinese ci divertivamo a fare delle gare a braccio di ferro. Vincevo sempre e spezzavo a tutti il braccino, quella sera Spalletti mi sfida. Sapete come è finita? Mi ha buttato giù. Non sembra ma ha una forza incredibile. E che fisico alla sua età»

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