Aemilia, pentito contro Iaquinta: pressioni della 'ndrangheta su Juventus e Udinese - Calcio News 24
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2017

Aemilia, pentito contro Iaquinta: pressioni della ‘ndrangheta su Juventus e Udinese

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del piero iaquinta juventus

Il pentito Salvatore Muto lancia l’accusa verso gli Iaquinta e tira in ballo presunte pressioni della ‘ndrangheta per farlo giocare con Udinese e Juventus: le ultime dal processo Aemilia

In questi giorni in Emilia Romagna è in atto il processo Aemilia e spuntano particolari correlati al mondo del calcio. Protagonista è Vincenzo Iaquinta, ex calciatore di Udinese e Juventus e campione del mondo con l’Italia nel 2006 in Germania. Il giocatore e suo padre Giuseppe sono stati tirati in ballo dal pentito Salvatore Muto, che ha lanciato un’accusa pesante dall’aula bunker nelle ultime ore: il padre della punta avrebbe chiesto alla ‘ndrangheta di fare pressioni su Udinese e Juventus affinché il figlio potesse giocare con più regolarità.

Non è finita qui, perché secondo Muto ci sarebbe stata anche un’altra pressione: quella sull’Udinese e sulla Juventus per mettere l’attaccante sul mercato nel momento in cui non giocava con regolarità. Si tratta pure sempre di accuse da parte del pentito, non sono sentenze ufficiali. Muto avrebbe parlato degli Iaquinta anche come di persone legate alla consorteria. «Venivano favorite sui lavori» avrebbe detto, stando a Il Fatto Quotidiano. Pronta la reazione di Giuseppe Iaquinta, il quale avrebbe risposto: «Non si può permettere di infangare il nome di campione del mondo». Il processo va avanti, si attendono novità.

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