2014
Iachini: «Dobbiamo crescere, Empoli campo difficile»
Le parole del mister del Palermo in conferenza stampa
IACHINI CONFERENZA STAMPA EMPOLI PALERMO – Difficile trasferta per il Palermo, contro l’Empoli di Sarri che ha già messo in difficoltà Milan e Roma. Iachini lo sa e vuole equilibrio: «Preoccupato per gli errori che potrebbe commettere la squadra o per le cose buone? Sono un allenatore che fa dell’equilbrio la sua professione. A volte si raccoglie meno di quanto si semina, ma allo stesso tempo vanno fatte le opportune valutazioni. La squadra ha mostrato mentalità, spirito, condizione. Ha creato sempre occasioni, messo in difficoltà gli avversari, commesso qualche errore e ha opagato a volte oltre i propri demeriti. Stiamo lavorando su questo per avere quella crescita costante che, sono convinto, la squadra può avere. Abbiamo preso qualche gol nelle ultime partite: dobbiamo migliorare sul piano dell’attenzione individuale. Abbiamo preso 5 gol su palla inattiva, mi viene da pensare che nell’equilibrio delle cose dobbiamo stare attenti a queste situazioni, perché ci sono costati dei punti. Con un’attenzione maggiore avremo evitato qualche gol. Per il resto, sarei stato più preoccupato se non avessi visto la squadra, come costruzione della manovra, occasioni concesse, anche gli avversari ci hanno sofferto. Abbiamo margini di crescita che porteremo avanti col lavoro. Anche i giocatori sono cresciuti. I Vazquez, i Dybala, hanno avuto una crescita esponenziale. Il loro inserimento nel piano tattico è importante. Continuiamo con la consapevolezza di sapere quello che c’è da fare, con particolare attenzione al momento particolare del campionato, in cui un episodio può cambiare il percorso».
LAVORO – «La squadra continuerà su quello che stiamo facendo. Sono certezze che abbiamo acquisito col tempo. Dobbiamo inserire anche i ragazzi nuovi, in un ambiente più naturale, vedo la squadra convinta sotto questo aspetto. Questa non è una settimana che mi piace. Abbiamo giocato lunedì sera, veniamo da tre partite stancanti, non abbiamo fatto una settimana lavorativa normale, dal momento che ci sono stati tre allenamenti di scarico. E’ questo che a me fa pensare riguardo questa partita difficile contro l’Empoli: un avversario ostico, che ha messo in difficoltà il Milan. Ci vorrà una grande partita da parte nostra. Reclutare energie psicofisiche per fare una partita importante».
CONVINZIONE – «Noi dobbiamo essere convinti di quello che stiamo facendo. Se dopo la sconfitta sono rammaricati, significa che abbiamo raccolto meno di quanto seminato. Io lascerei un quarto d’ora di partita contro la Lazio, dopo il secondo gol: c’è stato uno sforzo fisico importante, dopo una settimana stancante. Non è stata una cosa positiva, ma se partiamo dal resto possiamo ripartire dalle certezze che abbiamo. Al cospetto di quello che è stato fatto, non è giusto raccogliere così poco, alla luce delle prestazioni».
CAMPIONATO – «Empoli momento chiave? A prescindere da Empoli, noi non andiamo a cambiare il nostro campionato in un senso o nell’altro. Ci sono ancora tante partite, una sosta in cui dovremo lavorare per fare degli accorgimenti. Dobbiamo portare avanti un progetto di lavoro che ha dato delle certezze, convinzioni, ma anche riscontri sul campo. Se ci riusciremo nel minor tempo possibile, sono convinto che questo gruppo ci darà delle soddisfazioni».
MODULO – «Gol subiti: se penso che nelle ultime partite abbiamo preso tre gol su palla inattiva, potevano essere altri i gol presi, e anche il punteggio finale sarebbe potuto essere diverso. Dobbiamo migliorare alcune cose, anche se le abbiamo già analizzate. Sono un allenatore che parla prima, non dopo».
CONCRETEZZA – «Poca concretezza? La concretezza fa parte di un discorso di squadra, al di là delle conclusioni in porta: siamo arrivati lì sbagliando dei gol. Dobbiamo migliorare la lettura dell’ultimo passaggio, la concretezza. Queste sono cose per cui c’è bisogno di un processo di crescita, su cui lavoreremo con i ragazzi».
ASSENZE – «L’assenza di Barreto non cambierà niente. Ho un dubbio che scioglierò stanotte. Io non mi faccio condizionare, vado per la mia strada. E’ chiaro che non posso dire che un episodio sia giusto o sbagliato. I se ed i ma vengono dopo la partita. Cerco di fare le cose nel migliore dei modi per far sì che lo sviluppo prosegua nella giusta strada».
RECUPERI – «Dybala ha recuperato? Stiamo valutando e sembra che le cose si stiano evolvendo per il meglio. Aspettiamo stasera o domani, in nottata parleremo con lo staff. Veniamo da una partita in cui ci sono state diverse botte, valuteremo».
PASSATO – «Una squadra non deve pensare a quello che è successo prima. L’Empoli è organizzata, giocano bene davanti e con qualità. Tavano, Verdi, Maccarone stanno facendo bene, hanno messo in difficoltà Milan e Roma. Rispetteremo al massimo l’avversario, ma allo stesso tempo faremo una gara sulla base delle nostre caratteristiche e della nostra mentalità, che dovremo confermare».
MODULO – «Barreto più offensivo, anche Bolzoni? Vediamo i recuperi e di conseguenza si parlerà anche di questo. In certi meccanismi abbiamo raggiunto degli automatismi che in certe situazioni, se facciamo bene certi movimenti, ci fanno creare occasioni da gol, ci fanno essere pericolosi. A prescindere dall’avversario, dato che lavoriamo tutti nella stessa maniera, deve restare l’idea di fare determinate cose».
EQUILIBRIO – «Sono equilibrato nel senso che non mi esalto se arriva qualche risultato positivo. Equilibrio anche con Zamparini? Col presidente ci sentiamo e ci aggiorniamo, ma poi è chiaro che io vado avanti per la mia strada. Intravedo anche dopo le partite che le valutazioni sono obiettive e oggettive, alla luce di quello che la squadra ha fatto. Io credo che in passato qualche cambio sia stato affrettato, altre volte il presidente ha valutato impressioni diverse da quelle che ci sono oggi. Il presidente sa valutare il lavoro dello staff tecnico, premesso che dobbiamo continuare a crescere».
IDEE – «Io non sono mai stato ferreo su una cosa. Facendo l’allenatore, valuto gli sviluppi che vedo sul campo. Se poi vedo che per un po’ delle cose vanno in una maniera piuttosto che un’altra, devo fare delle valutazioni. Oggi mi interessa che la squadra abbia una sua identità, ma che allo stesso tempo crescano anche i ragazzi appena arrivati, vuoi per lingua o preparazione atletica. Affrontiamo l’inserimento di questi ragazzi, ma in una crescita costante di un gruppo che si è consolidato durante l’ultimo giorno di mercato. Sotto questo aspetto abbiamo chiaro il quadro della situazione. Sono convinto di quello che farò, delle mie idee. Maresca è recuperato? Maresca viene con noi, è convocato, e vediamo in corso d’opera cosa accadrà».