2014
I vecchi leoni ruggiscono in Premier League
La situazione nel campionato inglese dopo la nona giornata
PREMIER LEAGUE – Una sfida storica e al tempo stesso inedita quella andata in scena tra il Manchester United ed il Chelsea, un match segnato dalle leggende in campo e… in panchina. E’ stato il primo confronto in terra inglese tra José Mourinho e Louis Van Gaal, che a fine partita si sono abbracciati, ma anche un botta e risposta tra Didier Drogba e Robin van Persie. Il verdetto dell’Old Traffold ha dato nuove speranze ai Red Devils e fa male, invece, ai Blues, che con una vittoria potevano allungare su Southampton e Manchester City. Non segnava in Premier League dal marzo 2012 Drogba, ma il Chelsea non trova il colpo letale e finisce addirittura in inferiorità numerica per l’espulsione di Ivanovic; dalla ribattuta di una punizione nasce poi il guizzo di Van Persie.
Tira un sospiro di sollievo il Manchester City, che aveva raccolto la seconda sconfitta in Premier League contro il West Ham. Tra l’altro la vittoria della squadra di Sam Allardyce è stata meritata: primo tempo perfetto per gli Hammers, che non fanno respirare i Citizens, poi arriva il raddoppio. Un capolavoro di Silva riapre il match, ma il West Ham resiste e porta a casa i tre punti. Ringrazia il Southampton, che può salire al secondo posto e rosicchiare punti al Chelsea: è bastato il gol di Mane a regalare il successo contro lo Stoke City.
Nella giornata dei bomber sale in cattedra Alexis Sanchez, che con una doppietta permette all’Arsenal di superare in trasferta il Sunderland. Arsène Wenger riesce a raddrizzare la classifica dei Gunners, ma deve ringraziare anche Brown e Mannone, autori rispettivamente di una clamorosa gaffe per tempo. Preoccupante la situazione per i Black Cats, in fondo alla classifica e con una difesa traballante. L’Arsenal, dunque, aggancia il Liverpool in classifica al pari dello Swansea, che con una doppietta di Bony ha battuto il Leicester. Aria di crisi, invece, per la squadra di Brendan Rodgers, che ha chiuso a reti bianche il match con l’Hull City. Monta la delusione dei tifosi, che speravano in un impatto diverso di Mario Balotelli e, invece, si ritrovano a restituire la sua maglia.
Seconda vittoria in campionato, invece, per il Queens Park Rangers, penultimo in classifica ma con buone chance di risalita. E’ salito in cattedra Austin, autore di una doppietta, contro l’Aston Villa. E forse anche il Newcastle si è svegliato: corsari i Magpies, che a Londra ha conquistato contro il Tottenham una vittoria esterna che mancava da marzo. Non se la passano bene, invece, gli Spurs, che hanno raccolto una sola vittoria nelle ultime sette partite. Il West Bromwich Albion rischia la figuraccia in casa, ritrovandosi contro il Crystal Palace sotto di due gol nel primo tempo, ma matura poi la reazione ed in particolare il pareggio con Berahino in pieno recupero.
La parata di bomber della nona giornata si chiude con Samuel Eto’o, che ha firmato due dei tre gol segnati dall’Everton in casa del Burnley. L’attaccante camerunense ha aperto e chiuso la partita, consegnando ai Toffees una vittoria storica, perché contro il Burnley mancava da 44 anni. E ora la squadra del Turf Moor deve fare i conti con un bottino magrissimo: ultimo posto e nessuna vittoria finora.