2012
I tre motivi per cui resta la favorita
La Juventus perde ancora contro l’altra milanese – questa volta in trasferta dopo che l’Inter tre settimane fa si è imposta allo Juventus Stadium – e sgombra il campo da ogni dubbio sorto proprio in seguito alla grande impresa della squadra di Stramaccioni: gli alieni sono tornati sulla Terra, i bianconeri sono attaccabili e battibili. Ecco perché però, almeno secondo questi tre capi di ragionamento, la squadra di Conte resta la realtà più accreditata per il titolo finale.
VALORE DELL’ORGANICO – La Juventus ha, per qualità e quantità, l’organico decisamente più strutturato del nostro campionato: alla base che un anno fa ha vinto il torneo senza perdere una gara, sono state aggiunte pedine di livello assoluto e funzionali all’organico quali Asamoah, Isla e Pogba; l’acquisto di Lucio non ha portato i frutti sperati – problemi di impiego e ambientamento – mentre in attacco Giovinco e Bendtner offrono soluzioni nuove, seppur non rappresentino quel top player tanto agognato. Ma ad ogni modo, sembra pacifico, i bianconeri possono incentrare le proprie fortune sulla rosa che, confrontata con quella delle dirette concorrenti, è la più adeguata e ricca sia in termini di qualità che di quantità. Non vince sempre il più forte, questo è vero, ma di solito sì e alla lunga il valore di un organico dovrebbe pagare.
ATTITUDINE A VINCERE – Anche se siamo di fronte ad un gruppo con un solo successo alle spalle, la Juventus oggi è l’organico più abituato a vincere e gestire i momenti complessi di una stagione: guardiamo le dirette concorrenti, Inter e Milan sono in larghissima parte rinnovati, il Napoli sta studiando da grande squadra, le romane sono ancora discontinue e la Fiorentina, vera novità della stagione, in questi termini deve ancora dimostrare tutto. Peraltro ad oggi Inter e Napoli, le rivali da tutti accreditate come più credibili, falliscono costantemente l’esame quando hanno l’opportunità di avvicinarsi e già oggi hanno nuovamente l’occasione per invertire la rotta. La Juventus è reduce da una stagione trionfale, in crescendo, che ha fortificato i valori singoli dei giocatori e dato certezze ad un gruppo affamato di successo. Tanti calciatori giovani, tutto lascia pensare che si possa essere di fronte all’inizio di un ciclo.
L’EVENTUALE PASSAGGIO IN CHAMPIONS – Alla larga da chi afferma che l’eventuale eliminazione dalla manifestazione europea lascerebbe strada libera all’affermazione in campionato. Guai ad uscire dalla Champions League. Vincere aiuta a vincere e la Juventus aveva e tuttora ha la necessità di confermare a se stessa il suo grande valore al di fuori delle mura nostrane. Di non sentirsi grande in patria e piccola nel mondo. Fattore che scalfirebbe le sicurezze, non funziona così. Funziona invece che l’eventuale passaggio alla fase ad eliminazione diretta della Champions League – occorre ancora un punto sul campo dello Shakhtar già qualificato – rilascerebbe quel certificato di garanzia all’intera gestione Conte sulla validità dell’operato. Quella certezza di esser tornati competitivi, considerando la qualità del girone, anche nella competizione dei più grandi. Di fronte a questo panorama mai le gambe potrebbero rappresentare un problema: del resto sarebbe troppo riduttivo.