I top e flop players della 13^ giornata - Calcio News 24
Connettiti con noi

2012

I top e flop players della 13^ giornata

Avatar di Redazione CalcioNews24

Pubblicato

su

marchetti ifa

Tredicesima giornata di Serie A: ecco una nostra “personale” selezione dei migliori e dei peggiori impegnati nell’ultimo turno di campionato.

TOP PLAYERS

Marchetti – Un gatto con i guantoni. Già lo scorso anno aveva fatto miracoli allo”Juventus Stadium” prima che un certo Alessandro Del Piero lo mettesse nel sacco di trapattoniana memoria. Ora che il Capitano è emigrato in Australia (senza valigia di cartone), Marchetti tiene il risultato, superandosi sulla sponda volante di Quagliarella e regalando alla Fort Alamo di Pektovic la soddisfazione di un assedio respinto. Da Nazionale.

Sau – L’ex Juve Stabia e Foggia i suoi gol li ha sempre fatti (41 nelle ultime due stagioni), ma andare a segno in Serie A e armato di doppietta in quel di “San Siro”, ha tutt’altro significato, oltre che sapore. Un nano-gigante di 1,71 centimetri dotato di rapidità e tecnica. Una specie di Romario isolano davanti al quale è facile prevedere si apriranno presto due strade: restare in rossoblu con l’ambizione di diventare una bandiera alla Gigi Piras, o lasciarsi ammaliare dalle prevedibili sirene continentali. Di mezzo c’è anche Cellino, quindi l’epilogo è affatto scontato ma di certo se “Pattolino” continua così, ne avrà di ammiratori.

Aquilani – Firenze sembra aver fatto bene ad uno dei centrocampisti italiani potenzialmente più dotati. Liverpool, Juventus e Milan: tre tappe in cerca di un’identità che pare finalmente giunta. Alla seconda da titolare, fa doppietta ed assist (per Toni), stroncando la Dea orobica e mandando in visibilio Della Valle Junior. Ora sarà il caso di andare avanti così: la primavera è lontana ma se continua a liberare rondini all’ombra di Santa Maria Novella, Alberto da Roma rischia seriamente di anticiparla.

Icardi – Per vederlo in campo ci è voluto l’intero attacco doriano in infermeria, riprova di quanto, a volte, siano miopi i tecnici nostrani con i giovani talenti. Mauro Emanuel Icardi Rivero da Rosario, di qualità ne ha da vendere e lo dimostra nel derby degli allenatori ex juventini. Tiene in piedi il fronte offensivo sampdoriano da solo, precipitando nel panico gli incerti difensori genoani ad ogni scatto. Suo il terzo sigillo che chiude partita e speranze rossoblu, gettando nella disperazione da ultimo posto la modesta banda Delneri.

FLOP PLAYERS

Abbiati – Il capolinea è prossimo. Risorgerà pure, magari dalla prossima partita, ma i due gol del “San Paolo” sembrano presi da Fantozzi in mutandoni e guanti da portiere. A lui la visita del “Presidente” non deve aver fatto un grande effetto: ci consenta…

Palermo – Sì, tutto e in blocco. Passi per i tre gol beccati al “Dall’Ara”, tanto si è capito che quest’anno per il Palermo ogni trasferta (e non solo) sarà un calvario; ma le tre espulsioni rimediate da Ujkani, Barreto e Labrin la dicono lunga sullo stato nervoso della banda Gasperini. A proposito dell’ex tecnico nerazzurro, a quando l’incasso del bonus previsto dal contratto in caso di esonero anticipato? Saggia decisione quella di pretenderlo…

Juan Jesus – Da novello Thiago Silva dopo Torino, a brutta copia (abbronzata) del peggior Materazzi dopo il Cagliari. La fasciatura resa necessaria dal contrasto con Nenè avrà inciso sulla lucidità del nostro, ma farsi scappare Sau e Pinilla in occasione dei due gol sardi, non è proprio indice di sicurezza. Insomma, dal piedistallo ci si è buttato giù da solo e l’impressione è che ne debba ancora marcare di attaccanti scaltri e smaliziati prima di fregiarsi di onorificenze varie. Acerbo.

Cassano-Conte – Ci sia consentita una divagazione sul tema resa necessaria dal “teatrino” brillantemente (sigh!) organizzato in settimana dal duo Cassano-Conte. Il primo, emblema terreno di uno dei peggiori difetti umani, l’irriconoscenza (chiedere a Capello, Garrone e Galliani), parla a sproposito dimostrandosi assolutamente privo, fuori dal campo, di quella classe che invece continua a spargere generosamente sui manti erbosi di Serie A. Il secondo, si prende la briga di replicare dettagliatamente alle sparate “cafone” del barese, perdendo l’occasione per dimostrarsi superiore. Alzi la mano chi ne sentiva il bisogno. Noi, proprio no…