2018
I segreti del nuovo Napoli di Carlo Ancelotti
Il Napoli è al lavoro da 12 giorni ed i calciatori azzurri, man mano, stanno assorbendo le idee di Carlo Ancelotti
Chi ha frequentato il campo di Carciato negli ultimi 3 anni avrà ancora negli occhi gli allenamenti di Maurizio Sarri: maniacale in ogni dettaglio, capace di far ripetere lo stesso movimento anche diverse volte ad Hamsik e compagni. Chi, in questi giorni, sta seguendo gli allenamenti di Carlo Ancelotti si sta trovando di fronte ad una metodologia di lavoro diversa da quella del tecnico toscano. Ovviamente le varie situazioni tattiche provate sono limitate dall’assenza dei vari nazionali. Piotr Zielinski ed Arkadiusz Milik sono arrivati oggi in Trentino, svolgendo una leggera sgambatura nel pomeriggio, stasera è toccato a Kalidou Koulibaly e nella giornata di lunedì è atteso il portoghese Mario Rui.
Ancelotti si sta concentrando sul 4-3-3, che in fase di sviluppo diventa 4-3-2-1, con Karnezis tra i pali, Maksimovic ed Albiol a protezione e l’accoppiata Hysaj-Luperto lungo le fasce. L’utilizzo dell’ex Primavera, ovviamente, è consequenziale all’assenza di Mario Rui e all’infortunio di Ghoulam. In mezzo al campo sta alternando le linee geometriche di Hamsik e la solidità di Diawara, affiancando loro una mezz’ala creativa come Fabian Ruiz ed un mediano di rottura, che si tratti di Allan o Rog. Ricordiamo che nel calcio di Ancelotti gli intermedi di centrocampo, in fase di uscita palla, si abbassano tra il centrale difensivo ed il terzino per fare gioco. Insigne è fisso sulla sinistra, con Verdi in alternativa, mentre sulla destra agisce Callejon, ma lo spagnolo non ha nelle corde il gioco tra le linee ed il servizio per il compagno. Al centro si sono alternati Inglese e Vinicius, in attesa magari del ritorno di Cavani. Intensità, squadra corta e cambi di gioco frequenti: il nuovo Napoli nasce così.