2014

I due grandi derby di mercato persi dal Napoli

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Vidal alla Juventus, Nainggolan alla Roma: così il Napoli si è visto riscrivere la sua storia

Con la Juventus cardine indiscusso, negli ultimi anni gli equilibri del calcio nostrano si sono spostati dal nord della penisola al suo centro-sud: la parziale uscita di scena della Milano calcistica ha favorito la crescita di realtà quali Roma e Napoli, che di fatto si stanno alternando nelle vesti di reale oppositore della Vecchia Signora. Che vi piaccia o meno, ad indirizzare il tutto verso l’una o l’altra direzione ci pensa (anche) il calciomercato: l’attuale ritardo dei partenopei è legato a doppia mandata a due recenti confronti diretti sonoramente persi.

VIDAL ALLA JUVENTUS – Correva l’anno 2011, l’inizio d’estate 2011 a voler essere puntuali: il Napoli mette occhi e mani su Arturo Vidal, allora ventiquattrenne centrocampista del Bayer Leverkusen che si era messo in luce con una stagione dal rendimento pazzesco, condita da 13 marcature complessive. Un tuttofare della mediana abile come pochi altri al mondo nell’abbinare le due fase di gioco: recupera palloni grazie ad un’intensità fisico-atletica da urlo, qualità nel palleggio, conclusione dalla distanza e tempi d’inserimento da top della gamma. Elementi che andavano a comporre – come poi è stato – uno dei prospetti internazionali più interessanti del suo ruolo. Con una chicca da impazzire: Vidal, in scadenza contrattuale nel 2012, non avrebbe rinnovato il suo legame con  il club tedesco, ragion per cui era lecito incentrare una trattativa su basi economiche tutt’altro che improponibili. Il Napoli tergiversò sull’ingaggio e la Juventus, sborsando 10 milioni di euro di base fissa e qualche spicciolo in termini di bonus, si assicurò un centrocampista dal valore quadruplo. L’approdo di Vidal è insindacabilmente uno degli elementi chiave della grande rinascita bianconera e dunque del ritorno a determinati livelli: il cileno nella Juve fa tutto e lo fa con infinita cognizione di causa, le 45 reti già siglate dal suo arrivo ad oggi sono soltanto il biglietto da visita di un fuoriclasse del suo ruolo. Il Napoli ripiegò su Inler – spendendone 18 di milioni – e lasciamo a voi i commenti su come le cose sono andate e come invece sarebbero potute andare.

NAINGGOLAN ALLA ROMASbagliando s’impara, recita uno dei detti maggiormente ricorrenti dalle nostre parti: invece no, la storia si è ripetuta seguendo un copione praticamente identico ma con protagonisti differenti. Gennaio 2014, il Napoli ha praticamente acquistato Radja Nainggolan: la notte del 6 gennaio si va a dormire tutti con questa certezza. Il risveglio però in casa partenopea è di quelli amari: da registrare c’è l’inserimento della Roma ed ancor di più la rinnovata volontà del calciatore, che ha scelto l’ombra del Colosseo a quella del Vesuvio. Lesto Walter Sabatini ad accordarsi con il Cagliari e soffiare al Napoli quel Nainggolan corteggiato, trattato, accarezzato, tenuto in pugno per praticamente due anni. Chiodo fisso di Walter Mazzarri, che lo vedeva il completamento ideale di un puzzle fatto di sostanza e ripartenza, la dirigenza partenopea ha sempre mantenuto il cerino in mano salvo poi rimanere scottata: inutili i tentativi estremi quando tutto con la Roma era oramai fatto. Un’operazione complessiva da diciotto milioni che ha immediatamente scandalizzato i professoroni di turno: no, non li vale, ha giocato solo al Cagliari, l’ennesimo pacco della gestione Sabatini, al Napoli non serve. Ed invece Radja Nainggolan quei milioni li vale eccome: impatto pazzesco in giallorosso, già alla prima gara disputata con la maglia della Roma sembrava giocasse con i suoi nuovi compagni da una vita. Poi il grave infortunio occorso a Kevin Strootman che gli ha consegnato il ruolo di leader assoluto della mediana romanista: il centrocampista belga, in un solo anno, è già un insostituibile nelle gerarchie di Garcia. Non sbaglia una partita, anche quando il complesso della Roma non si esprime sui livelli oramai consoni: lui e la sua prestazione ci sono. Sempre. Se ora si mette anche a fare gol… Ah, al Napoli di Benitez non è che sarebbe servito. No, di più: sarebbe risultato indispensabile. Pensate oggi ai partenopei con Vidal e Nainggolan: una squadra senza limiti. E non ne fate una questione di spesa: i milioni sono stati investiti, anche più di quelli che occorrevano per assicurarsi questi due mostri del calcio moderno, ma non proficuamente. Il calciomercato vi scoccerà pure, ma conta. Conta, conta, altroché se non conta.

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