2014
I dieci giocatori che avrebbero dovuto vincere il Pallone d’Oro
Ecco una lista di coloro i quali avrebbero meritato l’ambito premio
SE LO MERITAVANO – In passato, forse, c’era più meritocrazia nei criteri di attribuzione del Pallone d’Oro. Dal 2010 il trofeo non è più assegnato da France Football, ma ha preso il marchio FIFA, e la sua denominazione è diventata “Pallone d’Oro FIFA”. La conseguenza è che a votare non sono più i soli giornalisti, ma anche allenatori e capitani delle varie nazionali. Durante gli anni abbiamo assistito a diverse polemiche scaturite dalle scelte dei votanti, non ultimo l’atteggiamento dell’opinione pubblica calciofila stufa dell’egemonia di Messi, interrotta solo nell’ultima edizione da Cristiano Ronaldo. Ma questo è niente. Vi ricordate le critiche rivolte alla Fifa nel 2010 per non aver assegnato il premio a Sneijder? Sempre nello stesso anno fu tanto lo scalpore per non aver visto Iniesta, campione del Mondo con la maglia della Spagna, sul gradino più alto del podio. Manco a dirlo, il vincitore fu Messi. Ma questi erano solo due esempi volti a sottolineare come spesso il giocatore più in forma, più decisivo, o semplicemente chi meriterebbe il riconoscimento, non venga premiato. Ecco dunque una lista di 10 calciatori (rigorosamente in ordine casuale) che avrebbero meritato di vincere il Pallone d’Oro.
ZLATAN IBRAHIMOVIC – Ibra non poteva mancare. La sua presenza in questo singolare elenco è quasi obbligatoria. Lo svedese è stato capace di vincere ben otto campionati consecutivi, ma mai una Champions League. Questa è l’unica pecca nel palmarès di Zlatan, che è stato candidato a ben 9 edizioni del Pallone d’Oro, senza mai riuscire a salire sul podio. Solo un quarto posto per lui, nel 2013. Malgrado lo stesso Ibra abbia affermato di non aver bisogno del trofeo per dimostrare di essere il migliore, in cuor suo sa che vincendo la Champions il riconoscimento potrebbe arrivare (forse). Da ricordare, comunque, la rete che gli è valsa il Puskàs Award per il miglior goal dell’anno: rovesciata dalla trequarti contro l’Inghilterra con la maglia della Svezia.
FRANCESCO TOTTI – «Se fossi andato al Real Madrid, avrei vinto tre Champions e due Palloni d’Oro». Se lo dice lui, c’è da crederci. Il capitano della Roma è stato vicino al trofeo nel 2001, dopo aver vinto lo scudetto con la maglia giallorossa la stagione precedente. Insieme a Batistuta e Montella formava il trio delle meraviglie nella Capitale, e avrebbe di sicuro meritato il riconoscimento. Anziché andare altrove, Totti ha deciso di dedicare la sua carriera alla causa giallorossa. Scelta personale che, per quanto mostrato, forse vale più di ogni Pallone d’Oro mancato.
PAOLO MALDINI – 25 anni con la maglia rossonera e 26 trofei vinti: i numeri parlano per la carriera di Maldini. Malgrado i tanti successi, l’ex numero 3 del Milan ha di sicuro un rimpianto: la notte di Istanbul del maggio 2005, quando i rossoneri persero la finale di Champions ai rigori contro il Liverpool. Quella partita incredibile vide Maldini a segno dopo 51 secondi, fatto che gli permise di essere il marcatore più veloce in una finale di Champions. La sconfitta, però, lo estromise dalla lotta al Pallone d’Oro: il rossonero si classificò sesto, il vincitore fu Ronaldinho. L’ex capitano rossonero avrebbe sicuramente meritato il premio, anche come riconoscimento alla straordinaria carriera.
RAUL GONZALEZ BLANCO – La storia di Raul parla chiaro: 18 stagioni con la maglia del Real Madrid, 741 presenze e 323 gol, in bacheca tutto quello che c’era da vincere. L’ex numero 7 delle Merengues è stato vicinissimo a vincere il Pallone d’Oro nel 2001, quando conquistò il secondo posto in classifica con 140 punti. A vincere fu però Michael Owen, con 36 lunghezze di distacco. L’attaccante ex Liverpool sarà poi compagno di squadra di Raul, che forse ha rimpianto il fatto di non aver vinto la Champions nel 2001, anno in cui mancò il Pallone d’Oro di pochissimo.
DAVID BECKHAM – Negli ultimi anni della sua carriera si è divertito a giocare con la sua immagine, diventata quasi un marchio, ma è indubbio il fatto che David Beckham avrebbe meritato almeno una volta il Pallone d’Oro. L’ex centrocampista arrivò al secondo posto nell’edizione del 1999, quando ancora vestiva la maglia dello United. Proprio nella stagione 1998/99, Beckham mise a segno il Treble con la maglia dei Red Devils: campionato, Champions League ed FA Cup, tutto in una sola volta. E perché non vinse il trofeo, allora? La giuria di France Football decise, all’epoca, di premiare Rivaldo. Il distacco con Beckham fu notevole: 219 punti a 154, in un periodo in quale i trofei vinti col club erano messi, evidentemente, in secondo piano.
ANDRÈS INIESTA – Dopo il Mondiale in Sudafrica vinto con la maglia della Spagna, buona parte del mondo appassionato di calcio si sarebbe aspettato di vedere Iniesta come vincitore del Pallone d’Oro nell’edizione del 2010. Questo non accadde. Il trofeo fu portato a casa da Messi, compagno dello spagnolo al Barcellona, e forse è proprio questo il più grande rammarico di Don Andrès: giocare nella stessa squadra dell’argentino. Scherzi a parte, Iniesta sarà felice di avere Messi come compagno di squadra, ma certo è che anche il talento dello spagnolo avrebbe meritato un trofeo individuale come il Pallone d’Oro. Iniesta, invece, ha dovuto accontentarsi del secondo posto.
WESLEY SNEIJDER – È stato protagonista con la maglia dell’Inter nella stagione 2009/10, quando portò i nerazzurri sul tetto del mondo con la conquista del Triplete. Certo, i meriti di quei trionfi andrebbero divisi anche con altri giocatori come Eto’o, Milito o Samuel, ma forse Sneijder meriterebbe qualcosa in più. Arrivato quasi in sordina a Milano, gioca subito il derby col Milan, e vince 4-0. Chiude la stagione con la maglia dell’Olanda nella finale del Mondiale, vinto dalla Spagna di Iniesta. Anche in questo caso ci furono tante polemiche. Sneijder partecipò alla stessa edizione di Iniesta per quanto riguarda il Pallone d’Oro, quella del 2010, ma l’olandese finì solo al quarto posto. Curioso il fatto che, secondo le regole di France Football e non della FIFA, Sneijder avrebbe vinto il premio, essendo stato il più votato dai giornalisti. Di sicuro un’occasione persa.
XAVI HERNANDEZ – Per quanto riguarda Xavi, basterebbe scrivere «vedi Iniesta». Il centrocampista del Barcellona è di fatto un talento indiscusso: 20 stagioni con la maglia del Barcellona e 22 titoli vinti, oltre a due Europei (2008 e 2012) e un Mondiale (2010). Anche in questo caso, forse, si ricordano più i gol di Messi, che i suoi assist. Il catalano si è accomodato sul gradino più basso del podio per ben tre volte, per quanto riguarda il Pallone d’Oro: nel 2009, nel 2010 e nel 2011 secondo voi chi ha trionfato? Messi, naturalmente.
THIERRY HENRY – Henry ha fatto le sue fortune durante gli undici anni all’Arsenal. La classe e l’estro del francese erano indiscutibili, tutto sembrava possibile quando in campo c’era lui. Tutto vero, peccato per il fatto che anche Henry, come Ibra, non sia stato un protagonista indiscusso in Europa. Una differenza con lo svedese però c’è: Henry vinse la Champions League con la maglia del Barcellona, nella stagione 2008/09, ma senza lasciare il segno. L’attaccante andò vicino al Pallone d’Oro nel 2003, quando conquistò il secondo posto alle spalle di Nedved, e nel 2006, quando si classificò terzo dopo i campioni del mondo Cannavaro e Buffon. Anche per Henry vale il solito discorso: perché non premiarlo col trofeo, nell’epoca in cui i titoli vinti col club avevano meno rilevanza rispetto al talento individuale? Ai posteri l’ardua sentenza.
ANDREA PIRLO – L’ultimo nome di questa lista è quello del centrocampista della Juventus. Andrea Pirlo ha passato ben dieci stagioni al Milan, dove il suo apporto era fondamentale nel centrocampo di Ancelotti. Poi arrivò Allegri, e Pirlo non andava più bene, ma questa è un’altra storia. Quello che conta è che anche il bresciano avrebbe meritato il trofeo. La posizione più alta raggiunta da Pirlo è la quinta, nell’edizione del 2007, mentre l’anno prima, dopo la vittoria della Coppa del Mondo, si classificò nono. A seguire, una settima posizione nel 2012 e il decimo posto nel 2013. Non è bastato, a Pirlo, vincere campionati, scudetti, Champions League e quant’altro: anche per lui, il Pallone d’Oro non è mai arrivato.
I GRANDI ESCLUSI – Dall’elenco mancano di sicuro altri grandi nomi, come Robben, protagonista della vittoria in Champions League del Bayern Monaco nel 2013, oppure Drogba, che ha trascinato il Chelsea sul tetto d’Europa un anno prima, proprio contro i bavaresi. Impossibile non citare un emblema dello United come Ryan Giggs, che ha visto la maglia dei Red Devils per 25 anni. O ancora i vari Lampard, Gerrard, Seedorf, van Nistelrooy, Rui Costa, Eto’o, e gli italiani Del Piero e Buffon. Insomma, di gente che non ha vinto il Pallone d’Oro ce n’è davvero tanta, e sicuramente il trofeo continuerà a “mietere vittime”.