Honda dà velocità e scongela Milanello: ma da Pirlo in poi rossoneri senza regia - Calcio News 24
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2014

Honda dà velocità e scongela Milanello: ma da Pirlo in poi rossoneri senza regia

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Il tanto discusso approdo del giapponese

CALCIOMERCATO MILAN HONDA – Oggi è stato il giorno tanto atteso da Keisuke Honda, definitivamente presentato alla stampa internazionale in qualità di nuovo giocatore del Milan: operazione a parametro zero – il giapponese si è svincolato al termine del 2013 per scadenza naturale del contratto che lo legava al Cska Mosca – con il calciatore che ha firmato per tre anni e mezzo per un ingaggio che supera i due milioni di euro.

NON PROPRIO IN PUNTA DI PIEDI – La conferenza stampa di presentazione del primo calciatore giapponese nella storia del Milan si è tramutato in un clamoroso evento mediatico: oltre cento giornalisti accreditati di cui la metà nipponici ed in tal senso il club rossonero sicuramente non ha fallito il colpo. La stampa orientale non soltanto può annoverare ora un calciatore tra le fila del Milan ma addirittura il numero 10 rossonero: impensabile non ipotizzare una potente operazione commerciale. L’indotto proveniente dall’approdo di Keisuke Honda in quel di Milano avrà dei risvolti enormi in materia di merchandising e diffusione del marchio, con il club di Silvio Berlusconi destinato a sfondare su quella piazza giapponese che da anni ha avviato un lento ma interessante processo di avvicinamento al calcio di alti livelli.

PAROLE E RUOLO – Keisuke Honda ha portato entusiasmo – o almeno una botta di vita –  in un ambiente piuttosto congelato da risultati non brillanti e dichiarato in primis di aver sempre sognato un giorno così denso di emozioni: la maglia rossonera n.10 e quel carico di aspettative ed emozioni positive che lo sbarco in un campionato di primissimo rilievo mondiale – dopo le esperienze europee in Eredivisie olandese e nella Premier League russa –  porta con sé. Si è chiaramente annunciato disponibile a ricoprire qualunque fetta di campo pur di giocare nel Milan ma la verità è che Honda è un calciatore dalle attitudini essenzialmente offensive: ha qualità nella giocata e cambio di passo, quest’ultimo probabilmente fattore che può innovare le trame offensive a disposizione di mister Allegri. Si va verso un impiego tra i tre uomini offensivi con il giapponese che sarà chiamato a velocizzare le idee rossonere e perché no dare un rilevante apporto in zona gol: Honda ha sempre fatto gol – anche grazie ad una discreta abilità da calcio piazzato – ed il suo primo riscontro in un torneo dal tasso di difficoltà maggiore sarà proprio quello di confermarsi in tal senso.

COSA SERVE ORA AL MILAN? – Un centrocampista di qualità. Da tre anni ad oggi. Profilo che più di ogni altra cosa sia in grado di gestire il timing di gioco: se poi ha anche corsa e fisico ben venga. Ma i rossoneri hanno bisogno di riordinare le idee e almeno al momento – considerando i normali tempi di ambientamento e soprattutto adattamento ad un calcio differente da tutti gli altri prototipi – è arduo ipotizzare un impiego del giapponese qualche metro indietro rispetto al suo habitat naturale. Troppo rischioso in quella zona di campo. Il Milan dunque non si ferma ad Honda: un centrocampista è nel mirino, defilatosi dalla corsa per Nainggolan – che soltanto qualche giorno fa sembrava essere divenuto l’obiettivo principe del mercato rossonero – si punta Fernando del Porto con la speranza di averlo già a gennaio a Milanello. Cambio di passo in avanti, ok, ma si impone l’inserimento di una mente al centro delle operazioni. Giorni caldi, si attendono sviluppi.