2017

Juventus, tre mosse per alzare l’asticella: Dani Alves, Marchisio e… Higuain

Pubblicato

su

Juventus, per alzare l’asticella e provare l’impresa del “triplete” serviranno diversi elementi: Dani Alves, Claudio Marchisio e… il miglior Gonzalo Higuain

Un cospicuo vantaggio in campionato nella rincorsa al sesto scudetto consecutivo già ribattezzato “della leggenda”, un piede in finale di Coppa Italia dopo il successo nella semifinale d’andata contro il Napoli, il ritorno a pieno titolo nel gotha d’Europa con l’approdo tra le magnifiche otto. La stagione della Juventus sembra ad oggi un trionfale cammino verso i principali obiettivi stagionali, e la squadra in salute vista nel primo tempo contro la Sampdoria è lì a testimoniarlo. Per affrontare però con successo un finale di stagione ricco di insidie – dalle trasferte di Napoli e Roma in campionato al ritorno della semifinale di Coppa Italia, passando naturalmente per l’attesissimo doppio confronto al Barcellona – serve un ulteriore salto di qualità, e la prova balbettante nella ripresa di Marassi ne è altrettanto una testimonianza. Come la conseguente sfuriata di Allegri a bordo campo.

Juventus: cosa serve per il salto di qualità

Per alzare ulteriormente l’asticella, i bianconeri hanno bisogno di tutte le proprie stelle all’apice della condizione. Un puzzle perfetto che, pur con il provvidenziale passaggio invernale al 4-2-3-1, ancora non si è verificato. Perché, per esempio, un tassello di carisma ed esperienza come Dani Alves ha finora mostrato una certa insofferenza a calarsi nel contesto del calcio italiano. Il terzino brasiliano, dopo una prima parte di stagione piuttosto incolore condita anche da un brutto infortunio, ha mostrato però segnali di crescita nelle ultime apparizioni in Champions League: ingresso in campo e immediato gol con il Porto all’andata, prova di sostanza e qualità al ritorno. Anche e soprattutto per questo è stato scelto in Corso Galileo Ferraris in estate: aumentare il peso specifico del gruppo sul palcoscenico internazionale. Da adesso in poi dovrà ripagare la scelta. Come dovrà crescere un perno fondamentale in mediana del calibro di Claudio Marchisio, finora timida copia del Principino che da un decennio ha le chiavi del centrocampo bianconero. Condizionato da una lunga degenza a cavallo tra scorsa ed attuale stagione e chiuso dal tandem Khedira – Pjanic con il cambio di modulo, Marchisio è adesso chiamato a far splendere nuovamente la sua stella nel momento cruciale della stagione. Quando serviranno più che mai i gol di Gonzalo Higuain, fermo al mesto score di una rete nelle ultime sette presenze tra tutte le competizioni. Un ruolino ampiamente al di sotto della media abituale per un bomber di razza come l’argentino, costretto agli straordinari (anche) dalla mancanza di alternative che caratterizza il pacchetto offensivo bianconero: a ruotare sono sostanzialmente cinque elementi per quattro maglie da titolare ogni partita, con Pjaca alternativa di lusso. Dalla sosta, che poi tanto sosta per i nazionali sudamericani non è, anche lui dovrà uscire con rinnovato smalto. Per alzare l’asticella bianconera.

Exit mobile version