A Hien le chiavi della DIFESA dell'Atalanta: obiettivo CONSACRAZIONE e solidità tra campionato e Champions
Connettiti con noi

Atalanta News

A Hien le chiavi della DIFESA dell’Atalanta: obiettivo CONSACRAZIONE e solidità tra campionato e Champions

Avatar di Filippo Davide Di Santo

Pubblicato

su

hien atalanta

Hien prenderà le chiavi della difesa dell’Atalanta: per lui dovrà essere la consacrazione definitiva dopo la grande annata scorsa

Se da una parte serviva rafforzare metaforicamente le antiche mura di Città Alta, dall’altra quel difensore svedese ha dimostrato di non essere soltanto una semplice comparsa acquistata a gennaio. Isak Hien può essere definito “l’Electro dell’Atalanta“: non soltanto perché è per certi versi la controfigura di Jamie Foxx, ma è anche in grado di elettrificare i suoi avversari a tal punto da fermare qualsiasi attaccante.

Paragoni Marvel a parte, Hien è il perno difensivo che l’Atalanta ha bisogno per riuscire a costruire l’ennesima stagione grandiosa, soprattutto dopo quello fatto l’anno scorso. Nonostante fosse arrivato con sei mesi di ritardo per via dell’affare Buongiorno non andato a buon fine, Tony D’Amico non sbagliò a puntare su di lui portando un giocatore decisivo: solidità difensiva, freschezza (Djimsiti aveva bisogno di rifiatare nonostante la grande annata), giovinezza e soprattutto quelle caratteristiche che hanno reso l’Atalanta una squadra ineluttabile anche dietro con Scalvini e Kolasinac a completare: rafforzando il Thanos nerazzurro che vinse la coppa UEFA.

Terzo in squadra per duelli vinti (120) di cui 69 nel solo gioco aereo l’anno scorso. Hien ha soltanto un grande e comprensibile difetto: la difesa ad oggi dipende troppo dalle sue prestazioni. Escludendo Parma e Amburgo, contro il Real Madrid ha messo sotto scacco Mbappé, ma è bastato un suo errore per scaturire il secondo goal dei blancos mandando in bambola gli altri compagni di reparto (già psicologicamente sotto scacco dopo la prima rete madridista), come dall’altra parte Isak ha mantenuto ordinaria amministrazione a Lecce facendo una partita perfetta.

Con Scalvini, Kolasinac e Toloi out; Godfrey da sgrezzare e un Djimsiti che prova a reggere (senza dimenticare il riadattamento di De Roon), sarà Hien la punta di diamante della difesa atalantina, sperando che raggiunga la consacrazione. In poche parole, salto di qualità.