2017

Bayern Monaco, ora è ufficiale: Heynckes è il nuovo allenatore

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Il maestro del Triplete 2012-13 torna ad allenare il Bayern Monaco, ma l’obiettivo per giugno è un giovane allenatore

Sarà Jupp Heynckes a dirigere il Bayern Monaco del dopo Carlo Ancelotti. L’allenatore italiano è stato esonerato pochi giorni fa e il club bavarese ha scelto di ripartire da una vecchia conoscenza. Jupp, 72 anni, ha vinto il Triplete con il Bayern Monaco, e guiderà la formazione bavarese fino al termine della stagione: ora è ufficiale. Poi i bavaresi sceglieranno il loro nuovo tecnico tra Nagelsmann (favorito), Luis Enrique, Allegri, Conte e Mourinho.

Bayern, torna Jupp Heynckes: scelta ad interim

Tranne Iris, Cando e Philippo, sono tutti felici per il ritorno di Jupp Heynckes al Bayern. La moglie Iris, il cane lupo Cando e il pesce rosso Philippo (regalo di Philipp Lahm) hanno popolato gli ultimi quattro anni di Jupp, appartato nel suo casale di campagna nei pressi di Mönchengladbach. Adesso si separano, perché lo hanno chiamato di nuovo, per la quarta volta, a togliere le castagne dal fuoco a Monaco di Baviera. Manca solo l’annuncio. Il vice, al posto di Sagnol, dovrebbe essere il tedesco Peter Hermann, già sodale di Jupp ai vecchi tempi. Torna in panchina a 72 anni, un anno in meno di Otto Rehhagel, quando il glorioso ex ct tedesco della Grecia nel 2012 fu riattivato dall’Hertha Berlino, ma non ne impedì la retrocessione. Il Bayern non corre questo pericolo: è solo a cinque punti dal Borussia Dortmund capolista e può fare bene in Champions e in Coppa di Germania. In teoria, può rivincere il Triplete, impresa riuscita solo nel 2013, naturalmente con Heynckes in panchina. Questa suggestione elettrizza i tifosi.

I CANDIDATI – La dirigenza è realista e chiede al successore di Ancelotti di riportare tranquillità nella squadra in crisi di identità e di risultati. L’incarico ha un orizzonte limitato a giugno, quando sarà scelto il futuro allenatore per la rifondazione. Ancelotti ha vinto la Bundesliga con la squadra più vecchia del torneo. Con il ritiro di Lahm e Xabi Alonso e il declino degli ultra-trentenni Ribery e Robben, i nodi vengono al pettine. Höeness e Rummenigge hanno otto mesi per arruolare rinforzi adeguati, ma tra il presidente e l’amministratore delegato non c’è più sintonia. L’infelice epilogo dell’ingaggio di Ancelotti, caldeggiato da Rummenigge senza l’appoggio di Höeness, ha aumentato la ruggine. Dopo la rottura con Ancelotti, Rummenigge voleva prendere il “disoccupato” Thomas Tuchel (44) le cui pretese di assoluta autonomia tecnica lo hanno però screditato. Come riporta “Il Corriere dello Sport”, invece, Höeness invece non nasconde un debole per l’emergente Julian Nagelsmann (30) ancora alle prime armi con l’Hoffenheim. Nel frattempo, all’ombra di Jupp il traghettatore, potrebbe sbucare un terzo candidato. In questi giorni, il ct Joachim Löw ha detto chiaro e tondo che dopo il Mondiale in Russia potrebbe tornare a fare l’allenatore di club.

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