2013

Hellas Verona magico e sognatore: eguagliato Bagnoli

Pubblicato

su

Questo Verona ricorda quello che nella stagione 1984/85 conquistò il titolo

HELLAS VERONA – Annate costellate da ostacoli da superare e da delusioni da digerire per l’Hellas Verona, che poi dopo una lunga cavalcata in campionato ha festeggiato la promozione nella massima serie. A quasi tre decenni dalla storica vittoria dello scudetto, la squadra scaligera può continuare a sorridere. La squadra di Andrea Mandorlini ha un ruolino di marcia impressionante per una squadra neopromossa e che è partita in questa stagione senza particolari ambizioni: tredici punti conquistati dopo quattro vittorie ed un pareggio e due sconfitte.

COME BAGNOLI – Lasciato tra i ricordi da evocare negli storici racconti amarcord, Osvaldo Bagnoli è tornato improvvisamente d’attualità per la squadra guidata dal presidente Maurizio Setti. Potrebbe suonare a tratti blasfemo, ma questo Verona ricorda quello che nella stagione 1984/85 conquistò il titolo. Non solo impressioni, ma anche i numeri sono dalla parte del team veneto. All’esordio c’è stata la vittoria sul Milan, un po’ come quella che conquistarono Briegel, Galderisi e Di Gennaro contro il Napoli del Pibe de Oro Maradona. Con la Juventus e la Roma quest’anno è andata diversamente, rispetto alla vittoria dei “soliti” Galderisi ed Elkjaer ed al pareggio coi giallorossi, ma le vittorie con Sassuolo, Livorno e, appunto, Bologna, hanno allineato l’Hellas Verona a quell’inizio di stagione. Il filotto casalingo, però, è lo stesso: le tre vittorie nelle prime tre partite casalinghe è il dato che accomuna l’Hellas Verona del 1984/85 e che fa sognare i tifosi gialloblù.

SUGGESTIONI – Sul quinto posto in classifica, arrivato dopo il primo successo in trasferta, incidono, dunque, le vittorie al “Bentegodi”. E ora i tifosi dell’Hellas sognano una stagione magica, perché la squadra sta viaggiando forte, appena sotto quella di Bagnoli. Impensabile pensare ad una squadra in grado di lottare per la vittoria finale ed ecco che allora si insinuano i desideri di passare dai fasti della promozione in Serie A a quelli della qualificazione in Europa League. Al solo sentirne parlare Mandorlini ha sbottato: «Il nostro obiettivo resta la salvezza. Siamo contenti di quello che stiamo facendo, ma dobbiamo ancora fare tanti punti per restare in A». Piedi per terra, quindi, il monito del tecnico, ma il pensiero, quello sì, può volare.

Exit mobile version