2020

Il forsennato pressing a uomo del Verona: Juric esalta il suo marchio di fabbrica

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Un Hellas Verona profondamente rinnovato nel roster non ha modificato i propri principi tattici: il lavoro di Juric continua a regalare risultati straordinari

Nella passata stagione, l’Hellas Verona di Juric era stato una delle principali sorprese del campionato. Nei pronostici, era tra le principali candidate per la retrocessione: nella pratica, gli scaligeri si sono salvati senza alcun patema e per ampie fasi del campionato hanno addirittura visto da vicino il settimo posto.

Più ancora che i risultati, è stata comunque la proposta tattica di Juric l’aspetto più interessante. Allievo di Gasperini, il tecnico croato adotta uno stile che ricorda molto il suo mentore di Grugliasco. Il suo Hellas ha infatti giocato con un 3-4-2-1 molto intenso e aggressivo, con un pressing fortemente orientato sull’uomo. Proprio come succede all’Atalanta, le partite del Verona si contraddistinguono per duelli individuali a tutto campo: vediamo i difensori staccarsi molto in avanti per inseguire l’avversario, anche in zone lontanissime dalla propria trequarti.

Questo approccio ha messo in difficoltà tutte le big e, se vogliamo, manifesta la crescita della Serie A di questi anni. Sono sempre meno le piccole rinunciatarie e passive che si limitano a barricarsi dietro: ormai è sempre più comune vedere sistemi di pressing molto più coraggiosi e sofisticati, che accettano anche dei rischi dietro.

Con le molte uscite nell’ultima sessione di mercato e i pochi innesti, in molti si auspicavano un netto calo di rendimento per gli scaligeri. Il Verona di Juric sta però sorprendendo ancora una volta: 12 punti in 7 partite, dove sono riusciti a fermare squadre come Roma, Juve e Milan.

L’Hellas non ha una grande produzione offensiva, come dimostrano gli appena 7 gol segnati: nonostante l’eccellente rendimento di Zaccagni, manca un po’ di qualità negli ultimi metri. Al contempo, la fase di non possesso continua a essere il fiore all’occhiello di questa squadra, con molte big che patiscono tanto l’intensità degli scaligeri.

Lo abbiamo visto con chiarezza in Juve-Verona. Senza alcun timore reverenziale, gli ospiti hanno adottato uno strepitoso pressing a uomo che per larghe fasi del match ha tenuto i bianconeri lontani dalla trequarti rivale. Mancavano soluzioni di passaggio, ogni giocatore era marcato da uno del Verona.

 

Oltre a ostacolare la risalita della Juve, questo atteggiamento ha portato a diversi palloni recuperati nella metà campo avversaria, che hanno generato ripartenze pericolose. Si tratta quindi di un’arma dalla doppia utilità.

Un dato significativo: l’Hellas è la squadra della Serie A con il secondo indice PPDA più basso. In pratica, è la seconda squadra – dopo l’Inter – che concede meno passaggi prima di intraprendere un’azione difensiva. Si tratta di una statistica che fotografa bene l’intensità del pressing di Juric e la voglia di recuperare palla il primo possibile.

Un difetto di queste partite, ammesso dallo stesso allenatore nel post Milan, riguarda la tenuta della squadra nella ripresa: “Penso che abbiamo fatto un buon primo tempo, esprimendo tutto quello che avevamo preparato: poi non abbiamo retto dal punto di vista fisico. Loro lanciavano su Ibra che le prendeva tutte. Complimenti ai ragazzi che sono andati oltre il loro limite”.

In effetti, dopo un primo tempo di grande coraggio e aggressività, gli scaligeri tendono a calare vistosamente nell’ultima mezz’ora. Si schiacciano molto, rinunciando totalmente a pressare in avanti, un qualcosa che era avvenuto anche contro la Juve. Tuttavia, l’Hellas – anche grazie alle parate di Silvestri – ha il merito di tenere botta nelle fasi in cui si difende basso, dimostrando buona duttilità tattica.

Pur con un tasso tecnico nettamente inferiore rispetto all’anno scorso, il Verona sta rimanendo fedele ai suoi principi, con una proposta calcistica tanto coraggiosa quanto organizzata. Anche in questa stagione, non sarà facile per nessuno superare il pressing a uomo di Juric.

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