Joe Hart, portiere del Torino, racconta i suoi primi mesi di Serie A e traccia un quadro del girone di andata del club granata: le ultimissime news e le dichiarazioni

Joe Hart riesce già a farsi comprendere in italiano ed è il titolarissimo della porta del Torino. E i granata li trova un passaggio normale della sua carriera, costellata di vittorie e voglia di migliorare sempre. Il portiere dice di non essere mai contento di se stesso e di rimuginare spesso sugli errori, come quelli in Nazionale. A Torino però si trova benissimo: «Ho conosciuto una prospettiva di calcio diversa. Vivo bene e gioco in una città con gente e tifosi splendidi, ogni giorno imparo novità». L’estremo difensore pensa che il livello qualitativo dei colleghi in Premier League sia molto alto e ne è orgoglioso ma in Serie A è impressionante. Inoltre racconta di aver studiato molto di Sinisa Mihajlovic, il suo allenatore (che però non tira più le punizioni in allenamento): «La sua mentalità è incredibile, ci chiede di vincere sempre. Ci chiede molto ma adesso sappiamo dove vogliamo arrivare. Sono rimasto colpito quando ha detto “Dovete avere coraggio e personalità, sempre”, cose semplici ma che portano al successo».

Hart: «Renderò la stagione un successo»

Dopo la sconfitta in Coppa Italia, il calendario mette di nuovo di fronte il Torino e il Milan e per Hart sarà l’occasione sia di una rivincita sia di rivedere Gianluigi Donnarumma, che definisce impressionante per la sua bravura e pronto a arrivare al top. Belotti invece è già un grande attaccante, continua, ed è difficile paragonarlo a altri per il suo istinto per il gol, la sua personalità e la sua tenacia a servizio della squadra. «Per il mio futuro ho in testa solo il Torino, al massimo posso pensare alla partita di domani. Io ragiono così. Ho il contratto con il Manchester City ma il resto si capirà in estate. Cina? Non cercano portieri» prosegue Hart parlando del prossimo calciomercato. Parole dolci anche per Balotelli, se lui segna allora il portiere granata è felice perché lo giudica una bella persona. Infine il numero ventuno del Torino dice la sua sugli scambi di mercato tra Premier League e Serie A affermando che i club dovrebbero dialogare di più e fare più trattative. Poi a La Gazzetta dello Sport chiude così: «L’esperienza al Torino è sorprendente ma mi manca lo step successivo, renderla un successo».