2014

Harakiri Lazio contro il Lugodorets: a nulla vale il gol di Klose

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Razgrad è un piccolo comune di 70000 abitanti situata nell’omonima regione bulgara, il suo stadio è troppo piccolo per ositare la sfida tra Ludogorets e Lazio. Si gioca quindi a Sofia, i padroni di casa sono ancora imbattuti nella competizione. Sugli spalti anche i tifosi del Levski, gemellati dei laziali. Reja sorprende tutti non schierando Klose bensi Perea che avrà il compito di caricarsi sulle spalle tutto il peso dell’attacco.

PRIMO TEMPO – La Lazio segna forse il piu veloce gol della storia in Europa League. Dopo soli venti secondi è Keita a portare la Lazio avanti con un’azione solitaria sulla corsia di destra, fortunato il talento biancoceleste nel rimpallo con il portiere aversario. Primo gol in Europa per Keita e entusiamo nella panchina laziale. L’esterno spagnolo è scatenato e due minuti dopo va vicino alla doppietta con un destro che termina a fil di palo. La risposta dei padroni di casa arriva al 9′ con Bejzak, il pericolo numero uno dei bulgari. Il numero nove riceve palla spalle alla porta, si gira in un fazzoletto e lascia partire un destro potente ma non preciso. Gara bellissima in avvio con azioni da ambo i lati. La Lazio avrebbe l’occasione giusta per il raddoppio al 16′ quando Stoyanov blocca in due tempi un colpo di testa ravvicinato di Candreva. Passa un solo minuto e Marcelinho mette i brividi a Marchetti con un destro al volo ma la palla termina di pochissimo a lato. La Lazio gioca bene di rimessa e al 33′ reclama un calcio di rigore per un presunto fallo di mano di Minev su cross di Candreva.

SECONDO TEMPO – La Lazio nel secondo tempo ha lo stesso impatto convincente mostrato nei primi minuti di gara. Al 48′ Biglia salta Minev e serve Candreva che spreca una ghiotta occasione con un tiro-cross che non porta l’effetto sperato. Al 54′ la Lazio passa: Onazi comanda il contropiede rapido, porta palla per dieci metri e serve un cioccolatino solo da scartare per Perea che non sbaglia a tu per tu Stoyanov. La Lazio sembra amministrare bene la gara ma rischia di capitolare quando Bejzak trova il giusto varco ma il suo destro batte Marchetti e centra in pieno il palo. Passano tre minuti e questa volta Bejzak trova la rete con un destro incrociato. Ludogorets fortunato e aiutato dalla deviazione di Biava. Il gol del Lugodorets riaccende l’entusiamo del pubblico che incita i propri beniamini. I verdi ci provano e stringono d’assedio l’area della Lazio, al 77′ arriva la beffa clamorosa quando Marchetti blocca da dentro la porta una conclusione velleitaria di Zlatinski. Indecisione imperdonabile del portiere azzurro che regala il pari agli avversari. La Lazio reagisce da grande squadre e costrusce due grandi palle gol: la prima Klose la fallisce, la seconda è più facile e il tedesco riporta in vantaggio i suoi. Bravo Biglia nel colpo di testa deviato con un prodigio da Stoyanov. Finita? Assolutamente, la difesa biancoceleste combina un pasticcio mai visto. Biava non la prende di testa, Konko e Marchetti vanno a farfalle e per Quixada è un gioco da ragazzi depositare la palla in rete. Incredibile finale a Sofia, la Lazio fa harakiri sul più bello. Due volte in vantaggio, la formazione di Reja si fa recuperare e addirittura spreca anche il match ball quando mancavano 3 minuti alla fine. Grossa delusione per una difesa non esente da errori, sopratutto in Marchetti e Konko. La Lazio saluta l’Europa League, pesa molto sulla bilancia la sconfitta subita nella gara di andata

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