2014

Hall of Fame Viola 2014: il racconto e le immagini

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Tra i premiati: Claudio Merlo, Renzo Contratto, Mario Mazzoni, Gabriel Batistuta, Nello Baglini, Armando Segato e Giorgio Albertazzi

RICORDARE IL PASSATO – Le lacrime di Bati, il genio di Albertazzi, le immagini non ancora a colori di uno squadrone che fu. E poi i due Scudetti, le Coppe Italia, le parole dei gloriosi protagonisti che hanno fatto la storia della Fiorentina. C’è stato tutto questo nella Hall of Fame Viola, quest’anno alla sua terza edizione. La Fiorentina è il primo ed unico club in Italia ad istituire una propria Hall of Fame, diventata ormai un appuntamento fisso che si ripete ogni anno e scalda i cuori dei tifosi viola. 

LE PREMIAZIONI – Rendere indelebile nel tempo le gesta dei grandi eroi del passato: questo l’obiettivo pienamente raggiunto dal Museo Fiorentina che ha rievocato alla memoria momenti storici ed icone sacre del calcio fiorentino. Fa effetto rivedere la maglia bianca, numero otto, di Claudio Merlo, la stessa con cui ha vinto il secondo Scudetto. Poi la celebrazione di Nello Baglini, storico patron che impreziosì la bacheca viola con una Coppa Italia, una Coppa Mitropa e quello scudetto, vinto contro ogni pronostico. E ancora Renzo Contratto, instancabile terzino destro capace di tenere a bada gente come Maradona, Zico e Platini, e simbolo di una squadra che per un solo punto non si laureò campione d’Italia. Commovente il ricordo di Armando Segato, centrocampista elegante e raffinato che mise la sua classe a disposizione della maglia viola, della Nazionale e di poche altre, perché, come ricorda la figlia Cristiana: «Rinunciò alla Juventus per rimanere in viola». E poi ancora Mario Mazzoni, l’allenatore che portò la Fiorentina a vincere la Coppa Italia del ’75. 

VERSO IL FUTURO – Passato, ma anche futuro. Già, perché si è parlato anche di stadio. L’idea, che ronzava nell’aria ormai da tempo, è finalmente diventata progetto concreto. Dalla carta adesso però bisogna passare ai fatti. «Il timer ha cominciato il conto alla rovescia» ha detto il Sindaco Dario Nardella, che si è dimostrato possibilista circa la costruzione del nuovo impianto. 

ALBERTAZZI SHOW – Le menti brillanti non invecchiano mai. E’ il caso di Giorgio Albertazzi che a 91 anni ancora balla, recita a memoria ed incanta la platea con una proprietà di linguaggio e una lucidità mentale impressionanti. C’è spazio anche per lui nella Hall of Fame Viola, e non poteva essere altrimenti. L’attore fiorentino, considerato un maestro del teatro nazionale, ha confessato che nel 69′, quando la Fiorentina vinse lo Scudetto, fece vestire tutti di viola alla Pergola. 

IM-BATI-BILE – Il momento più toccante lo regala Gabriel Omar Batistuta, accolto dalla platea a suon di cori, in memoria dei tempi in cui l’argentino faceva tremare le difese avversarie. Accompagnato dal figlio Lucas, il Re Leone, si commuove nel ricordare i momenti passati a Firenze e l’amore ricevuto dalla città che lo ha accolto e fatto diventare campione. La conclusione di serata è un momento di assoluta libidine sportiva per i tifosi viola che vedono materializzarsi sul palco, oltre a Bati, anche Kurt Hamrin e Giancarlo Antognoni: tre pezzi di storia capaci di mettere a segno la bellezza di 418 gol complessivi. 

Pubblicazione di Calcio News 24.
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