2009

Gustavo ‘el gatito’ Pereira al Milan, scheda

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C’è sorpresa in Argentina per l’arrivo in maglia rossonera del giovane Gustavo Pereira, 17 anni e un passaggio fugace in Francia tra le fila delle giovanili del Nizza.
Ecco la traduzione dell’articolo pubblicato sul portale sportivo argentino ‘Olè’:
“Ho già  tutto il materiale del Milan, divisa compresa”. La voce di Gustavo Pereira suona come quella di un bimbo a cui hanno appena regalato una maglietta rossonera che fino a quel momento aveva visto solo in TV o alla Playstation. Però questo ragazzino di appena 17 anni, nato nell’umile ‘barrio’ Cabot de San Juan, ha stoffa, perchè Sabato viaggerà  in Italia per aggregarsi alle giovanili del Milan. “Quando penso che solo tre anni fa giocavo per strada, non riesco a crederci”.
La storia di questo crack (ancora progetto) è molto diversa da quella della maggior parte dei ragazzi che sognano di trionfare nel mondo del calcio. Il ‘Gatito’, come è soprannominato Pereira, è stato adocchiato da un talento scout all’età  di 14 anni, mentre giocava per strada (a quest’età  Leandro Depetris già  era del Milan). Gustavo viene ingaggiato dall’Arbol Verde, club della Liga Sanjuanina e l’anno dopo è già  capocannoniere del Torneo. I cileni del Colo Colo rimangono colpiti dalle abilità  del ragazzo ma non riescono a chiudere l’accordo.
Si susseguono due provini, con Argentinos Juniors e River Plate, anche se l’idea di Gustavo è quella di non passare dalle giovanili di un club argentino. “Quando provò per l’Argentinos sapevamo già  che aveva in programma uno stage con una squadre europea, ma accettammo lo stesso. In caso di successo, noi avremmo comunque avuto una percentuale”, spiega Daniel Guerra, vicepresidente del club in cui esordì Diego Armando Maradona.
Come previsto, Pereira si reca in Italia e in soli due giorni convince lo staff del Milan. “Ho giocato 35 minuti in due allenamenti e tutto è andato molto bene”, riferisce il giovane talento. Mancino, alto 188 centimetri, ‘el Gatito’ non è però un 9 d’area di rigore, ma un attaccante completo e dotato anche tecnicamente. Prima di arrivare a Milano, Pereira aveva ricevuto gli inviti di Juventus e Udinese. “Ho scelto il Milan, e fortunatamente è andato tutto bene. Per me questo è un sogno”.
L’allenatore dell’Argentinos Juniors, Claudio Borghi, vecchia conoscenza rossonera, faceva allenare Pereira con la squadra ‘Reserva’, senza però averlo mai schierato in campo. “Lo consideravamo ancora molto giovane”, dice il Direttore Tecnico Fabian De Sarasqueta.
La settimana prossima, emissari del Milan arriveranno in Argentina per chiudere la trattativa. Ancora non è dato sapere se si tratterà  di un acquisto definitivo o di un prestito. Ciò che è certo è che un altro potenziale crack se ne va dal nostro Paese senza aver esordito in prima squadra. Speriamo di poterlo ammirare nel giro di un paio di anni. Per televisione ovviamente…”
C’è sorpresa in Argentina per l’arrivo in maglia rossonera del giovane Gustavo Pereira, 17 anni e un passaggio fugace in Francia tra le fila delle giovanili del Nizza.

Ecco la traduzione dell’articolo pubblicato sul portale sportivo argentino ‘Olè’:

“Ho già  tutto il materiale del Milan, divisa compresa”. La voce di Gustavo Pereira suona come quella di un bimbo a cui hanno appena regalato una maglietta rossonera che fino a quel momento aveva visto solo in TV o alla Playstation. Però questo ragazzino di appena 17 anni, nato nell’umile ‘barrio’ Cabot de San Juan, ha stoffa, perchè Sabato viaggerà  in Italia per aggregarsi alle giovanili del Milan. “Quando penso che solo tre anni fa giocavo per strada, non riesco a crederci”.

La storia di questo crack (ancora progetto) è molto diversa da quella della maggior parte dei ragazzi che sognano di trionfare nel mondo del calcio. Il ‘Gatito’, come è soprannominato Pereira, è stato adocchiato da un talento scout all’età  di 14 anni, mentre giocava per strada (a quest’età  Leandro Depetris già  era del Milan). Gustavo viene ingaggiato dall’Arbol Verde, club della Liga Sanjuanina e l’anno dopo è già  capocannoniere del Torneo. I cileni del Colo Colo rimangono colpiti dalle abilità  del ragazzo ma non riescono a chiudere l’accordo.

Si susseguono due provini, con Argentinos Juniors e River Plate, anche se l’idea di Gustavo è quella di non passare dalle giovanili di un club argentino. “Quando provò per l’Argentinos sapevamo già  che aveva in programma uno stage con una squadre europea, ma accettammo lo stesso. In caso di successo, noi avremmo comunque avuto una percentuale”, spiega Daniel Guerra, vicepresidente del club in cui esordì Diego Armando Maradona.

Come previsto, Pereira si reca in Italia e in soli due giorni convince lo staff del Milan. “Ho giocato 35 minuti in due allenamenti e tutto è andato molto bene”, riferisce il giovane talento. Mancino, alto 188 centimetri, ‘el Gatito’ non è però un 9 d’area di rigore, ma un attaccante completo e dotato anche tecnicamente. Prima di arrivare a Milano, Pereira aveva ricevuto gli inviti di Juventus e Udinese. “Ho scelto il Milan, e fortunatamente è andato tutto bene. Per me questo è un sogno”.

L’allenatore dell’Argentinos Juniors, Claudio Borghi, vecchia conoscenza rossonera, faceva allenare Pereira con la squadra ‘Reserva’, senza però averlo mai schierato in campo. “Lo consideravamo ancora molto giovane”, dice il Direttore Tecnico Fabian De Sarasqueta.

La settimana prossima, emissari del Milan arriveranno in Argentina per chiudere la trattativa. Ancora non è dato sapere se si tratterà  di un acquisto definitivo o di un prestito. Ciò che è certo è che un altro potenziale crack se ne va dal nostro Paese senza aver esordito in prima squadra. Speriamo di poterlo ammirare nel giro di un paio di anni. Per televisione ovviamente…”

Foto: ole.clarin

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