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Guendouzi e Pedro: la Lazio di Glasgow vince con le risorse della panchina

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Può darsi che il gol di Pedro non cambi il giudizio sulla prestazione della Lazio, certamente gli cambia la vita…

Può darsi che il gol di Pedro non cambi il giudizio sulla prestazione della Lazio, certamente gli cambia la vita. In un girone dove le sorprese sono possibili e l’equilibrio è più che possibile dato le forze in campo, i capitolini sono riusciti a massimizzare con un altro gol nel finale e sempre per via aerea. E se con l’Atletico Madrid è sembrato il giusto premio a una gara che non meritava di perdere, stavolta in Scozia il pareggio stava nei fatti e – di conseguenza – avere conquistato due punti in più significa tantissimo e consente di guardare con ottimismo alla trasferta di Rotterdam. Prima del gol di Pedro, giocatore dalle risorse infinite e determinanti, che Lazio è stata? Nei primi minuti la sensazione offerta era quella di una formazione ben messa in campo. Parte da dietro, manovra bene nello stretto e con Luis Alberto cerca i lanci, fa grande densità in zona palla in fase di non possesso e progressivamente alza il baricentro.

Non c’è però neanche il tempo di registrare questa situazione che si trova sotto per effetto di un’azione che mette in funzione tutte le ottime intenzioni del Celtic: tanti tocchi di prima, smarcamenti rapidi, coraggio nella proposta e palla che viaggia veloce che sembra un tavolo da biliardo. Verrebbe da chiedere a Sarri se il lavoro di Rodgers è esattamente quello che vorrebbe dai suoi, che peraltro hanno anch’essi l’idea di una certa velocità d’esecuzione, ma non riescono a metterla in pratica per difetti individuali. Due su tutti i protagonisti in ombra: Immobile e Felipe Anderson, soprattutto il brasiliano con imbarazzi non da lui vanifica una serie di sventagliate di Luis Alberto molto promettenti. La rete del pareggio arriva – tanto per cambiare – da un’azione d’angolo. L’1-1 non cambia la partita.

Che è piacevole, ha un buon ritmo, presenta poche occasioni e nella ripresa vede sia il Celtic che la Lazio sbagliare molto di più. I biancocelesti sono anche abbastanza schiacciati, ma non per atteggiamento o scelta, è qualche perdita di contrasto a determinarlo, nulla che non sia rimediabile o che faccia pensare che si stia cercando il punticino. Ed è così che arriva la rete della vittoria, che contiene un particolare di fondamentale importanza per l’autostima del gruppo: a confezionarla sono due risorse dalla panchina, Guendouzi e Pedro. A dimostrazione che la rosa è competitiva per arrivare agli ottavi, un obiettivo che in questo momento sarebbe centrato, anche se è presto, molto presto per discorsi con un sentore di definitività.

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