2018

Guardiola contro l’arbitro: nel 2016 accusò la Juventus per lo stesso motivo

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Guardiola contro l’arbitro in Manchester City-Liverpool, la mente torna al Bayern-Juventus del 2016 quando non prese benissimo le dichiarazioni di Marotta

Pep Guardiola ha cambiato idea. Ieri sera, dopo aver perso con il Liverpool 1-2 nei quarti di finale della Champions League, ha protestato platealmente nei confronti dell’arbitro. Dapprima per un gol annullato al Manchester City che era effettivamente regolarissimo, che gli è costato l’espulsione per proteste. Poi ha rincarato la dose in conferenza stampa: «Il secondo gol nostro era buono e la partita sarebbe cambiata totalmente. E questo vale anche per le due reti in fuorigioco all’andata! In questa coppa è importante l’influenza degli arbitri e il Manchester City è stato pesantemente penalizzato». Uno sfogo di pancia, dunque, per l’ex tecnico di Barcellona e Bayern Monaco.

Ma la mente non può che tornare al marzo del 2016, quando lo stesso allenatore proferiva parole del tutto diverse nei confronti della Juventus e di Beppe Marotta che, all’indomani dell’eliminazione dalla Champions con il Bayern in due partite che furono condite da diversi errori plateali dell’arbitro, bacchettava così: «La Juve è troppo forte e troppo grande come squadra, non si può lamentare. Eh no, così non si fa Quando uno perde, va a casa e gli si stringe la mano, bisogna complimentarsi con gli avversari. Il calcio è questo, hanno avuto la palla per lo 0-3 con Cuadrado e Morata, nel calcio queste cose possono succedere, non bisogna lamentarsi». Corsi e ricorsi storici.

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