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Guardiola: «Come si tira fuori il talento? Tattica e libertà»

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Le parole di Pep Guardiola sul suo percorso da allenatore: «A 26/27 ho incontrato un grande allenatore e ho visto il calcio in altri occhi»

Pep Guardiola, nel corso dell’evento a Cuneo organizzato dalla Fondazione Vialli Mauro, ha parlato del suo percorso da allenatore. Di seguito le sue parole.

DECISIONE DI ALLENARE – «All’inizio ero solo un giocatore, mi piaceva giocare e non mi sentivo già un allenatore in campo. Poi a 26/27 ho incontrato un grande allenatore che mi ha fatto vedere il calcio in altri occhi ed è in quel momento che ho pensato di iniziare a fare l’allenatore»

MESSICO – «Esperienza fantastica dove ho conosciuto Juanma Lillo che mi sono portato come assistente al Coty»

BARCELLONA – «La fortuna che ho avuto al Barcellona è che hanno scelto me tra tantissimi allenatori con più esperienza. Quel Barcellona del 2009 aveva giocatori incredibili ma c’era anche una società forte»

RIMPROVERO HAALAND – «Mi spiace che sia uscito questo in campo, solitamente io voglio sempre parlare negli spogliatoi ma con lui so come comportarmi. Mi auguro che accetti le mie critiche e siano preziose. Ma sono cose che accadono, ci vogliamo bene»

COME TIRARE FUORI IL TALENTO – «Creare la tattica per sfruttare il talento ma lasciare sempre liberi i giocatori»

SMETTERE DI ALLENARE – «Ogni volta che perdo è un momento brutto ma dura cinque minuti e poi passa»

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