Guardia di Finanza in casa Sampdoria e a San Quirico: sotto la lente di ingrandimento i documenti relativi alla cessione della società da parte dei Garrone. L’avvocato Romei: «Normale routine». I vecchi padroni…

La Guardia di Finanza era ieri presso Corte Lambruschini, nella sede dalla Sampdoria, ma non dovrebbe trattarsi di nulla di grave. Contestualmente la Finanza è andata anche dalle parti di San Quirico, dove si trova la sede della holding gestita dalle famiglie Mondini e Garrone, che nel 2014 avevano ceduto il club a Massimo Ferrero. Sono stati acquisiti atti relativi proprio alla cessione della società, oltre che i bilanci relativi alle annate immediatamente precedenti alla vendita (quelle in cui la società era ancora presieduta da Edoardo Garrone). «Si tratta di una verifica assolutamente di routine, relativa appunto agli anni pre-acquisizione. – ha subito precisato l’avvocato Antonio Romei, come riporta anche da Il Secolo XIX – . Si tratta di un controllo normale. Siamo assolutamente tranquilli, si tratta di situazioni di verifica che coinvolgono tutte le società, non solo quelle calcistiche. I finanzieri fanno il loro dovere e noi da parte nostra offriamo la massima collaborazione».

SAMPDORIA: COSA RESTA DI GARRONE – Sì, effettivamente non è la prima volta che la GdF interviene anni dopo la cessione di una società di calcio (in questo caso due anni e mezzo dopo) per svolgere i propri controlli. Tutto nella norma. Più che altro c’è da capire ancora come la famiglia Garrone resta coinvolta, seppur minimamente, nella gestione della Sampdoria di Ferrero. Da quel che si sa sono vive alcune piccole fidejussioni, oltre al pagamento di alcuni canoni residui di affitto del marchio blucerchiato che nel 2011 fu venduto ad una società per fare cassa. Tra l’altro le fidejussioni sampdoriane sarebbero comunque controgarantite dai proventi dei diritti tv blucerchiati, quindi in ogni caso l’influenza dei Garrone non sarebbe più decisiva come in passato. Si attendono novità…