2013
Guangzhou, Lippi: «Voglio anche la Champions dAsia»
Lemozione del tecnico del Guangzhou prima delle finali di Champions asiatica contro il Seul.
GUANGZHOU JUVENTUS LIPPI – Potrebbe diventare il primo allenatore nella storia ad aver conquistato due massimi trofei continentali: si tratta di Marcello Lippi, che ha parlato prima delle finali di Champions asiatica contro il Seul: «Voglio con tutte le forze la Champions d’Asia dopo quella europea. Sarebbe fantastico: in un anno e mezzo due “scudetti”, la coppa di Cina e la Champions. Siamo cresciuti tecnicamente e psicologicamente e ho capito che questa può essere una stagione speciale. Non sono stato sempre fortunato in finale? È il cammino che conta, se percorri tutta la strada è già un’impresa. Peccato per il Borussia Dortmund nel 1997: eravamo nettamente più forti, ma lo scudetto vinto ci aveva svuotato», ha dichiarato l’allenatore del Guangzhou Evergrande alla rubrica “ExtraTime”.
Sulla possibilità di diventare commissario tecnico della Cina, Lippi ha spiegato: «C’è dovunque affetto per il Guangzhou, vero. Ma nessuno mi ha mai ufficialmente proposto la nazionale, né è un discorso che posso affrontare prima della scadenza del mio contratto (dicembre 2014, ndr)».
Inevitabile un commento sul prossimo turno europeo per le italiane: «Il Napoli è stato convincente già con il Borussia, ha lo spirito giusto. Il Milan è partito bene tra Celtic e Ajax: al di là del Barcellona, si qualificherà. La Juve sta soffrendo: il pari con il Copenaghen le sta strettissimo, ma con il Galatasaray ha fatto un mezzo scivolone. Adesso il Real, due sfide consecutive come se fosse a eliminazione diretta: ho due bei precedenti, sconfitto fuori ma ho passato il turno vincendo in casa nel ’03. Spero sia di buon auspicio. In fondo il Real non sta attraversando un grande momento. Favorito resta il Bayern? È il più forte d’Europa. Non è sazio e sta assimilando alla perfezione i nuovi insegnamenti di Guardiola. E che sia un grande allenatore si vede dall’approccio al Bayern: ha avuto l’intelligenza e la concretezza di non riproporre il Barça ma di adeguarsi a mentalità e tecnica dei giocatori che ha trovato a Monaco. Poi il Barcellona: mi dicono che Martino abbia conquistato tutti con il suo modo di fare e le sue idee calcistiche. Quindi Real, Borussia e Arsenal che quest’anno s’è davvero rinforzato».
Infine, sulla Nazionale, che ha perso il posto tra le teste di serie: «Anche all’Europeo non lo era, ma è arrivata in finale. Probabilmente ha giocato un po’ di calo di tensione per la qualificazione anticipata».