2013
Guangzhou Evergrande, Lippi: «La Juventus è la più forte ma occhio alla Roma»
LIPPI – Protagonista anche in Cina con il Guangzhou Evergrande, dopo i successi con la Juventus e con la Nazionale italiana, Marcello Lippi ha parlato della sua avventura cinese e della Serie A ai microfoni di “Radio Anch’io sport” in onda sulle frequenze di Radio Uno.
LE DICHIARAZIONI – «Noi la squadra migliore? Stiamo facendo una grande annata, siamo in semifinale in Coppa di Cina, ci sarà il Mondiale per club, c’è la possibilità di vincere ancora anche se passando il turno nel Mondiale affronteremo il Bayern Monaco, la miglior squadra al mondo. Vincere è sempre fantastico e vincere la Champions asiatica mi ha fatto rivivere le stesse emozioni provate nella vittoria della Champions con la Juve. Solo il Mondiale è un gradino superiore rispetto alle altre vittorie».
CALCIO CINESE – «Qui in Cina c’è una grande considerazione per il calcio italiano. Loro volevano crescere, volevano vincere la Champions, anzi, mi avevano dato qualche anno di tempo in più e il fatto di averla vinta subito ha portato grande entusiasmo. A me hanno chiesto di organizzare la società a livello dei grandi club europei ma naturalmente ci vuole tempo e hanno capito che bisogna investire sui giovani e hanno fondato un’Accademia del calcio con 3.000 ragazzi e più di 80 campi da calcio: c’è grande voglia di costruire».
SERIE A – «Cinesi nella Roma? Da quello che so io i cinesi vogliono costruire e investire in Cina non altrove, non mi risulta la trattativa del gruppo cinese con la Roma, qui non si parla di questo La Juve? La reazione dopo Firenze c’è già stata, ha avuto qualche piccola battuta d’arresto in Champions League ma la qualificazione è ancora a portata di mano. La mentalità della Juventus è unica, forse quest’anno la vedo nella Roma: grande unità di intenti, voglia di lottare tutti insieme e con queste caratteristiche hanno ripreso quota De Rossi e Totti. La Juve è la squadra più forte ma nella Roma c’è qualcosa di molto importante che non si può sciogliere con due pareggi. Milan? Non mi aspettavo questo inizio di stagione diffcilie. Probabilmente in questo momento stanno influendo i motivi extracalcistici che non fanno bene a una squadra. Non so se è la fine di un ciclo ma prima di privarsi di certa gente, di certi personaggi ci farei più di un pensiero. Crisi delle squadre italiane in Europa? Le energie che vengono consumate nel campionato italiano non vengono consumate negli altri campionati (io ho fatto 4 finali di Champions con la Juve e ne abbiamo vinta solo una, quando non avevamo più obiettivi importanti in campionato) e in più aggiungiamo il fatto che l’Italia non è stata meta ambita dai grandi calciatori stranieri».
L’ITALIA – «Il Mondiale può essere vinto dall’Italia. Io vedo tanta partecipazione e tanto entusiasmo. Cesare (Prandelli, ndr) è stato bravo a ricostruire dopo l’esperienza in Sudafrica ed è molto competitiva».