2017

Grifo, cuore italiano: «Vestire l’azzurro sarebbe un sogno»

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Vincenzo Grifo ha fatto bene in Bundesliga, ma si sente italiano al 100%: «Spero che saranno valutati di più coloro che giocano all’estero»

Lui è di fatto un tedesco adottato, consacratosi professionalmente in Germania e che ha fatto benissimo l’anno scorso. Tuttavia, come Daniel Caligiuri qualche tempo fa, anche Vincenzo Grifo fa un pensierino alla nazionale italiana, come confermato in un’intervista a “Tuttosport”: «Sono italiano al 100% ed è normale che il mio più grande sogno sia quello di poter giocare in Italia. Spero che prima o poi mi si dia la possibilità di realizzarlo: quando ho indossato la maglia dell’U-20, ho vissuto sensazioni uniche».

TIFOSO DELUSO – Come tifoso, l’eliminazione da parte della Svezia fa ancora male: «Lasciamo perdere. Non avrei immaginato di vedere un Mondiale senza l’Italia. In più ho dovuto incassare gli sfottò del mio compagno di squadra svedese, Wendt. Nelle due gare abbiamo commesso qualche errore, ma siam stati anche poco fortunati e la fortuna ha un peso notevole nel calcio». Le dimissioni di Ventura e Tavecchio potrebbero rappresentare l’inizio del cambiamento: «Non lo so. Questo è però il momento per cambiamenti rivoluzionari: il calcio italiano ha le potenzialità per tornare ai vertici del calcio mondiale in breve tempo».

DOLCE GLADBACH – Grifo sa anche il nome che vorrebbe come ct: «Si è parlato di Ancelotti e credo che lui potrebbe essere la scelta migliore». Magari con una convocazione anche per Grifo: «Me l’auguro. Del resto in tanti sono stati convocati seppur all’estero: penso anche a Criscito, Caldirola, Balotelli, Donati, Zaza, Pellé… forse la stampa dovrebbe riservare loro più attenzione. Io continuerò a dare il massimo per attirare attenzione su di me». Sabato il Gladbach sfida il Bayern Monaco: «Siamo in un momento positivo: qui c’è grande euforia e giocare in casa è un vantaggio. Loro restano i favoriti, ma…».

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