2018

Gravina: «A breve riforma dei campionati. Var? Va migliorata, ma senza moviola»

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In una lunga intervista a RadioUno, l’attuale numero uno della FIGC si è soffermato su varie criticità del nostro movimento calcistico

Il nuovo presidente della FIGC Gabriele Gravina ha rilasciato una lunga intervista a RadioUno sul nostro movimento calcistico. Dopo i commenti sulla puntata di Report dedicata alla Juventus, il numero uno della Federcalcio ha parlato di riforme, Var e leghe minori. Queste le sue parole: «Dobbiamo avviare l’idea di una riforma dei campionati con la Serie A e la Serie B a 20 squadre. E l’idea è arrivare a rendere la C semiprofessionistica. Stiamo cercando di mettere insieme, in una combinazione virtuosa, i diritti del professionista con le agevolazioni del dilettantismo. Un esempio? Il credito di imposta nell’utilizzo dei giovani, con un vantaggio nel reinvestimento obbligatorio del 50% nelle strutture e l’altro 50 nei settori giovanili. C’è bisogno però dell’aiuto delle autorità governative, e dunque del sottosegretario Giorgetti. Due sono le aree di intervento: i controlli e la giustizia sportiva. L’area dei controlli richiede un intervento deciso nel riordinare il suo codice. Entro il 31 dicembre, 6 mesi prima delle iscrizioni al campionato, vorremmo uscire con il nuovo ed eliminare in tempi più ristretti quelle criticità che hanno determinato tensioni».

Gravina e il Var

Gravina passa poi all’analisi del Var: «Ci sono margini di miglioramento, ora esiste un protocollo stabilito dall’Ifab e gli arbitri si stanno attenendo a questo. Ciò implica una discrezionalità, delle valutazioni e si possono commettere degli errori, però limitati al minimo indispensabile. L’anno scorso abbiamo valutato positivamente la sua introduzione. Tutti gli episodi vengono rivisti e ciò elimina alcune tensioni che in passato hanno condito le nostre domeniche. Eviterei una moviola alla Var: questo potrebbe creare ulteriori tensioni e il calcio ne ha già tante. La classe arbitrale è una delle nostre eccellenze, anche a livello internazionale, e sono convinto sia necessario attivare maggiori confronti per far conoscere i principi del protocollo affinché non nascano cattive interpretazioni».

Gravina sul caso Virtus Entella e la Supelega europea

Infine, un ultimo commento è stato dedicato alla situazione della Virtus Entella e alla Superlega: «C’è il rispetto delle norme e delle sentenze, siamo in attesa della decisione del Tar sul caso Entella e del Consiglio di Stato. Non appena avremo a disposizioni queste decisioni, ci sarà una riflessione politica per capire se si può procedere ad una modifica dei calendari. Con tutto quello che questo può comportare in un momento così avanzato dei campionati di B e C. La Superlega? Un modo per sradicare una spinta storica e positiva, una fuga in avanti pericolosa per il futuro del calcio».

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