Calcio italiano
Gravina: «In tre anni risultati straordinari. L’Europeo in Italia un sogno»
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato ospite della trasmissione Tiki Taka. Ecco le sue dichiarazioni
Gabriele Garavina, presidente della FIGC, è stato ospite della trasmissione Tiki Taka. Ecco le sue dichiarazioni.
ELEZIONE 2018 – «E’ stato un risultato straordinario. Mi è stata data questa grande responsabilità e credo che in questi tre anni abbiamo ripagato la fiducia con un ottimo lavoro di squadra sotto tutti i punti di vista».
CALCIO PULITO – «È possibile lavorando tutti insieme cercando di rilanciare il calcio italiano. Dobbiamo farlo in chiave più moderna per quanto riguarda glia spetti gestionali se ci riferiamo al rosso, ma abbiamo bisogno anche qui di un supporto delle autorità del Governo. Dobbiamo sburocratizzare il nostro sistema per consentire al mondo del calcio di autodeterminarsi. Lo dobbiamo fare con grande senso di responsabilità. E poi dobbiamo togliere anche alcune scorie per eliminare alcuni episodi che si stanno verificando da qualche domenica a questa parte».
RAZZISMO IN ITALIA – «Sono immagini eloquenti, il commento è semplice. Hanno ragione tutti coloro che ritengono che in questo momento i soggetti che vengono individuati, e si possono individuare come dimostrano i casi di Firenze, Roma e Torino, devono stare fuori dagli stadi in maniera definitiva, con un DASPO a vita. E questo si può fare, noi l’abbiamo attivato come meccanismo cercando di spostare quella che era una responsabilità oggettiva, in capo al gruppo, per penalizzare la maggior parte dello stadio, a una responsabilità individuale. E abbiamo inserito una norma che sta dando i risultati importanti, quella delle sementi e delle attenuanti che sta dando risultati importanti. Attraverso questa norma la società si può sgravare collaborando, si può fare. Abbiamo la tecnologia a disposizione come hanno dimostrato alcune società nelle ultime settimane. Basta prendere i singoli soggetti, espellerli dagli stadi e non farli più rientrare».
ACQUISTI DI SQUADRE ITALIANE DA PARTE DI STRANIERI – «Il calcio italiano non è in bancarotta, vive le difficoltà economiche e finanziarie come altri Paesi europei. In questo momento come calcio italiano abbiamo grandissime difficoltà che sono state aggravate dalla pandemia che ha portato ad una perdita ulteriore di un altro miliardo e duecento milioni di euro che va aggiungersi alla perdita pregressa di 4 milioni. Ma il calcio italiano è appetibile, ha un appeal straordinario rispetto ad altri, sia perché non è ancora stato sviluppato come meriterebbe, sia perché potrebbe declinare non solo il calcio ma anche tutte le bellezze artistiche e culturali dell’Italia».
PROCURATORI – «Gli agenti sono una componente del mondo del calcio. Purtroppo, non abbiamo mai dialogato con loro, li abbiamo sempre considerati utili a definire alcune finalità legate sempre alla massimizzazione del risultato sportivo. E abbiamo sbagliato. Bisogna iniziare a dialogare sapendo che anche in quella categoria ci sono dei soggetti che generano delle negatività. Quelle le dobbiamo isolare e dobbiamo provocare delle norme a livello internazionale, e poi dobbiamo anche farci delle domande, perché se ci sono i nababbi bisogna capire il perché vengono pagati perché non è che i procuratori vanno con le rivoltelle».
VIA DEDICATA A MANCINI – «Mi piace come proposta ma aspettiamo le qualificazioni al Mondiale, poi ci penseremo. Concentriamoci su questo che è un obiettivo molto importante per il nostro calcio».
SCUDETTO – «In questo momento l’asse Milano-Napoli è un’asse abbastanza attrezzata. Poi nel calcio ci sono sempre delle sorprese, aspettiamo la risalita dell’Atalanta ma sarà un bel campionato ancora una volta».
EUROPEO IN ITALIA – «Potrebbero essere incubi per gli altri. Coltivo i sogni e cerco di realizzarli. Qualcuno mi sembra di averlo già realizzato. Mi auguro di far diventare questo sogno realtà ma lo dico non per me, ma per il bene del calcio italiano».
MACCHINA USATA DA AGNELLI – «Sì, di solito faccio il leasing, le uso per un po’ di tempo e poi le rivendo».
DA LOTITO – «La farei controllare molto bene, sicuramente».