Calcio italiano

Gravina: «Indice di liquidità, stadi e riforme: ecco le idee»

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Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha parlato a margine dell’evento organizzato da Il Foglio

Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha parlato a margine dell’evento organizzato da Il Foglio. Le sue dichiarazioni:

CALCIO ITALIANO – «La dimensione economica ci fa preoccupare, c’è qualche problema al motore ma la macchina non è ancora da rottamare. Stiamo cercando di lavorare sulla sostenibilità e cercheremo di dare un piano triennale per attivare controlli sui costi. Poi c’è il tema delle riforme. Il calcio italiano non è solo Nazionale maggiore, non voglio essere una voce fuori dal coro. C’è stata una disfatta, ma tre nazionali giovanili si sono qualificate per le fasi finali dei tornei». 

INDICE LIQUIDITA’ – «Con Casini abbiamo possibilità di dialogo costruttivo. Siamo andati incontro a certe esigenze ma non si poteva iniziare da 0.01. Abbiamo cercato di focalizzare l’attenzione sulle criticità del mondo del calcio, facendo riflessioni per mettere in sicurezza il sistema calcio. E’ una delle modalità attraverso cui abbiamo cercato di guardare alla sostenibilità»

DECRETO CRESCITA – «E’ un problema nelle modalità in cui viene utilizzato. La mia resistenza è nata da una possibile ipotesi di abolizione e di un tetto a 1.5/2 milioni che potrebbe generare effetti sull’evasione fiscale». 

STADI – «Stiamo lavorando per EURO 2032. Ci dobbiamo arrivare ben preparati e abbiamo una grande occasione per individuare una parte del PNRR da destinare al settore delle infrastrutture». 

TRE PUNTI DA MIGLIORARE – «La prima è la sostenibilità, con norme che permettono di riallineare i conti a livello internazionale. Poi c’è il tema della formazione tecnica e dell’organizzazione, con l’ipotesi di migliorare i nostri centri federali. Ma per fare questo ci vuole grande collaborazione con la Lega A. Stiamo purtroppo vivendo un momento di difficoltà legato alla cultura del nostro Paese in cui la massimizzazione del risultato sportivo sembra il massimo del proprio impegno politico. Dobbiamo recuperare in tempi rapidi, ma siamo sulla strada giusta»

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