2017

FIGC nel caos, Gravina molla Tavecchio: «Serve una rivoluzione»

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La FIGC potrebbe davvero cambiare, si è staccata anche la Lega Pro di gabriele Gravina dal fronte di Carlo Tavecchio: le dichiarazioni e le ultime notizie

Gabriele Gravina e la Lega Pro si sganciano da Carlo Tavecchio. Dopo la figuraccia dell’Italia, il presidente della FIGC sta subendo una sfiducia dietro l’altra ma non vuole dimettersi ed è al suo posto, irremovibile. Secondo il numero uno della Lega Pro bisognerebbe fare tutti un passo indietro: «Tavecchio non è il primo né l’unico responsabile ma servono le dimissioni di questo Consiglio federale. Il calcio italiano non ha bisogno di una cura, ma di una vera e propria rivoluzione culturale». La posizione sembra simile a quella di Damiano Tommasi, anche se l’ex Castel di Sangro ci tiene a ribadire che ha ascoltato la proposta di Tavecchio e non se ne è andato come il presidente Aic.

«Tavecchio dovrebbe dimettersi e accompagnare la FIGC alle elezioni. Ha ancora la maggioranza, ma è ingiusto dire che è il solo colpevole. Renzo Ulivieri non ha alcuna responsabilità?» continua Gravina. Questi, poi, afferma che il calcio italiano ha bisogno di un intervento legislativo forte, in più dovrebbe essere inserito di nuovo il semiprofessionismo, dovrebbe essere data alla Covisoc la possibilità di intervento immediato e, infine, i Centri federali andrebbero trasformati in Academy. Gravina nuovo presidente federale? A La Gazzetta dello Sport l’attuale presidente della Lega Pro conclude: «Sono concentrato sul Consiglio. Il 30 novembre rimetterò il mio mandato all’assemblea e aspetterò le valutazioni».

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