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Gravina: «Europei del 2032? I nostri stadi saranno cinque, ma potrebbero diventare sei»

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Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato a margine dell’inaugurazione al pubblico del Viola Park

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato a Sky Sport a margine dell’inaugurazione al pubblico del Viola Park.

PAROLE – «Ora il miracolo stadi? Il problema non è la legge, la burocrazia è uno degli elementi che dobbiamo superare e affrontare ma il vero problema è l’atteggiamento culturale. Abbiamo paura di proiettarci verso il futuro e modificare situazioni bloccate. Dobbiamo capire quanto importanti siano le infrastrutture. E importante è anche l’approccio dato dal ministro Abodi sul tema, in maniera decisa: ci sentiamo supportati da lui e sono convinto che lo saremo anche in futuro, ma il mondo del calcio e i suoi dirigenti devono capire quanto è il guadagno nel realizzare certi progetti. Europeo 2032? Gli stadi saranno cinque, potrebbero diventare sei in base a determinate esigenze di calendario. L’Europeo è un’opportunità, sicuramente non un elemento risolutivo di tutti i problemi ma dobbiamo saperla cogliere e non sia una nuova occasione mancata. Abbiamo una prima data da rispettare, il 1° ottobre 2026. Entro allora dovremo avere progetti esecutivi e copertura finanziaria su cinque-sei stadi, la prima pietra poi dovrà essere posta entro il 1° marzo 2027. Questo è il risultato minimo ma non possiamo pensare di risolvere il problema infrastrutture così. C’è una necessità urgente che il nostro paese deve affrontare. Dobbiamo fare modo, tutti insieme, che ci sia un esplosione di entusiasmo per migliorare la cultura sportiva».

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