Calcio italiano
Gravina: «Pretendiamo pari dignità dal Governo con le altre imprese. Non solo per il calcio, ma per tutto lo sport»
Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, ha parlato ai microfoni de Il Messaggero riguardo la crisi economica del calcio italiano
Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, ha parlato ai microfoni de Il Messaggero riguardo la crisi economica del calcio italiano. Le sue dichiarazioni:
AUMENTO ENERGETICO – «E’ peggio della pandemia, perché allora coi protocolli siamo ripartiti, stavolta questo tsunami ci trova già a terra. Non abbiamo contromisure e ci mancano soldi. Il calcio così non si rialza più».
GOVERNO – «Pretendiamo pari dignità con tutti gli altri settori. Dalla Serie A alle giovanili. In questi giorni ci siamo mossi, sappiamo che alle imprese saranno riconosciute come credito d’imposta una percentuale delle spese energetiche dei prossimi tre mesi, spero ci saremo anche noi nella lista».
CALCIO – «Qui si scherza con il fuoco. Tante società, soprattutto quelle dilettantistiche non riusciranno a pagare le bollette dei propri campi visto che sono triplicate. Stiamo scherzando col fuoco e rischia di diventare un dramma sociale. Il sistema non regge i costi triplicati. A Coverciano vi dico solo che sono arrivate bollette elettriche da capogiro, a luglio la cifra era di 79 mila euro e manca ancora il gas. Cosa si fa? Mando a casa tutti quelli che ci lavorano e chiudiamo? Sono preoccupato ma non solo per il calcio ma per tutto il mondo dello sport. Bisogna adottare misure strutturali e non soluzioni tampone, perché queste danno ossigeno lì per lì ma non risolvono il problema».