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Gravina, è gelo con il ministro Abodi: al governo non è piaciuta una cosa

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Rapporti tesi tra Gravina, presidente della FIGC, e il ministro dello sport Abodi dopo la conferenza stampa di ieri: una cosa non è piaciuta

É piombato il gelo tra Gravina e Abodi dopo la conferenza stampa di ieri. Come riportato da la Gazzetta dello Sport, pur non avendo commentato pubblicamente le parole del presidente della FIGC, fonti vicine al ministro riportano che non è piaciuta l’assenza di autocritica, quanto piuttosto una distribuzione generale di responsabilità, in particolare nei confronti dei club, accusati di non puntare sui giovani.

Il governo ha ribadito la posizione di voler lasciare al calcio la sua autonomia, ma attende di vedere quali saranno le prossime mosse di Gravina. Il presidente della FIGC ieri non ha espressamente parlato di una sua ricandidatura a fine mandato, ma ha delegato la decisione al confronto che avrà con le componenti federali, tra cui la Lega Serie A in posizioni scissioniste. Di seguito un estratto dell’articolo da la Gazzetta dello Sport di oggi.

«Abodi non intende entrare nella partita, ma sa bene che il comunicato di una settimana fa con il quale la Figc ringraziava lui e il governo per la tutela dei vivai non è né un armistizio né tanto meno una pace. La conferma è arrivata con il primo ok in commissione all’emendamento firmato dall’onorevole Giorgio Mulé di Forza Italia sul decreto sport. Se il parere del governo sarà favorevole, la Serie A acquisterà più autonomia nei confronti della Figc e, paradossalmente, lo schiaffo per Gravina sarebbe forse addirittura più doloroso rispetto all’eliminazione da parte della Nazionale per mano della Svizzera»

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