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Grande Torino, vicina la svolta sulle ipoteche dello Stadio: cosa succede e i possibili risvolti per il club di Cairo
Torino, il Comune pronto a superare il nodo delle ipoteche per il Grande Torino, la situazione e i possibili risvolti societari per il club di Urbano Cairo
Arrivano novità importanti sul presente ed il futuro dello Stadio Olimpico Grande Torino. Parliamo, naturalmente, dell’impianto sportivo che ospita le partite casalinghe della squadra del Toro e che dal 2016 deve appunto la propria intitolazione agli Invincibili di Valentino Mazzola, dopo oltre sei lustri vissuti sotto il nome di ‘Stadio Comunale’ (sede per altro degli incontri interni anche della Juventus fino al 1990).
A riportare la notizia l’edizione torinese di Repubblica stamane, che rivela come il Comune sabaudo sia ormai pronto a superare l’annoso nodo delle ipoteche che grava sulla struttura di Via Filadelfia 96b. Ricordiamo come il 30 del prossimo giugno in ogni caso scadrà il contratto di affitto del Grande Torino alla società targata Urbano Cairo e che quindi – per forza di cose – la vicenda per quanto complessa andrà in qualche modo dipanata.
Bene, secondo quando riferito dal quotidiano, la soluzione pare essere più vicina che mai, grazie anche al lavoro dell’attuale sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, per trovare la giusta intesa con l’Agenzia delle Entrate. E sui costi del Grande Torino una volta slegato dal nodo ipotecario? Difficile, si legge «ipotizzare una valutazione prima che una perizia di stima immobiliare realizzata da esperti ne determini il valore commerciale». Fanno scuola però, i recenti casi dell’allora Azzurri d’Italia (oggi Gewiss Stadium), che costò nel 2017 8,6 milioni di euro. Oppure il Friuli (oggi Bluenergy Stadium), giacché nel 2013 l’Udinese sborso 4,55 milioni per la concessione del diritto di superficie per 99 anni dell’impianto. Molto, per non dire tutto però, dipenderà dai successivi lavori di ristrutturazione dell’arena e dell’impianto circondante. Dunque dal volume degli stessi.
Tuttavia la questione Grande Torino non si limita al mero piano burocratico: «La vendita dell’impianto di corso Agnelli potrebbe anche diventare un’opportunità per lo stesso Cairo, magari allo scopo di alzare poi il prezzo; perché non c’è dubbio che un’eventuale cessione della società è legata a filo doppio al destino dello stadio che per il momento è di proprietà del Comune». Maggiori informazioni nell’articolo edito da Repubblica Torino.