2017
Gnoukouri e la speranza di superare le difficoltà
Il 2017 di Assene Gnoukouri è stato pieno di ostacoli, sia sul campo che fuori: il centrocampista spera di superarli
Dare un aggettivo al 2017 di Assane Gnoukouri è difficile. L’anno del centrocampista è stato pieno, sì, ma non di statistiche e numeri. Bensì di un problema cardiaco serio che rischia da un anno di interrompere il viaggio più bello per un ragazzo. Quello di fare il calciatore, di inseguire un pallone e di architettarlo per il bene comune. L’8 febbraio scorso, un mese dopo il suo passaggio in prestito all’Udinese, ecco il responso al termine di una serie lunghissima di esami: «Non è risultato idoneo per problematiche di tipo cardiaco». Un comunicato, quello friulano seguito poi da quello nerazzurro, scarno. La cicatrice sul cuore causata da una forte infezione ne ha bloccato la carriera.
COMPLICANZE – L’idoneità sportiva sospesa e l’inizio del calvario. Sapere se domani fosse stato al centro del campo con la maglia dell’Inter o dell’Udinese è un gioco da nervi alti così. “La Gazzetta dello Sport” ricorda i mesi della speranza vengono coltivati grazie al sostegno dello staff medico dell’Inter che, insieme ai cardiologi, sta provando a curare Assane per non lasciare nulla di sospeso per il suo futuro da calciatore. I prossimi accertamenti arriveranno con l’anno nuovo e il futuro resta da decifrare. Intanto la mezz’ora scarsa giocata a Beer-Sheva il 24 novembre 2016 contro l’Hapoel in Europa League rimane la sua ultima gara disputata.
INDAGINE – Come se non fosse sufficiente tutto questo per abbattere la vitalità di un 21enne, ecco l’operazione della Squadra Mobile di Parma e del Servizio centrale Operativo coordinati dalla sua Procura della Repubblica. Nell’ambito della quale sono state arrestate tre persone e cinque sono indagate. Il reato ipotizzato è quello di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e falso per l’ingresso illegale in Italia di giovani calciatori provenienti dalla Costa d’Avorio. L’indagine verte sui
gradi parentela tra i ragazzi (cinque tra i 13 e i 17 anni) e ivoriani già presenti sul suolo italiano per consentire così il ricongiungimento familiare. Tre di questi calciatori vivevano a casa di Giovanni Damiano Drago, ex agente dei fratelli Assane e Wilfried (quest’ultimo nella rosa della Primavera interista), già finito ai domiciliari nell’ambito di una inchiesta della Dda di Catanzaro. Per Wilfried si ricorda anche una squalifica di due anni (ridotti a sei mesi) a causa di una protesta veemente in una gara con gli Allievi interisti nel 2016. Ora le indagini sui legami di parentela diranno qualcosa in più dei fratelli. Salute e burocrazia: il 2017 saluta senza rimpianti. Sperando che l’anno
nuovo porti solo linde novelle.