2015
Glik: «Torino, resto! Ventura un padre»
Il capitano granata non si pone limiti tra futuro e Europa
Diventato uno dei difensori più forti a livello internazionale, Kamil Glik è il simbolo della rinascita del Torino, con cui ha già segnato sei gol in campionato. Prestazioni che potrebbero far suonare le sirene di mercato, ma il capitano granata rassicura i tifosi: «Ho altri due anni di contratto con il Torino… La mia prima scelta è e resterà sempre il Torino. Io qui sto bene, sono felice. Rinnovo? Guardi, se me lo propongono, sono pronto a firmare per altri cinque anni. Sia chiaro, nella vita poi non si sa mai, magari dipende da fattori oggi sconosciuti, però sì, io qui sto benissimo, e oggi non prendo in considerazione un futuro lontano da Torino», ha spiegato il calciatore polacco ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
QUESTIONE DI AUTOSTIMA – Glik, che ha rivelato di avere un rapporto fantastico con Urbano Cairo, ha parlato dell’importanza della bella vittoria contro l’Athletic Bilbao: «Ci ha dato la consapevolezza di essere anche noi nel calcio italiano che conta. E’ stato uno step fondamentale, un pieno di orgoglio e autostima». Merito soprattutto di Giampiero Ventura, un padre calcistico per Glik: «Mi ha fatto diventare uomo e calciatore. Sono fortunato ad averlo incontrato e di essere approdato in Italia, in un campionato unico per la crescita professionale. La Serie A è il massimo, chi sfonda in Italia sfonda ovunque: qui si diventa giocatore completo, tecnicamente e soprattutto tatticamente».
SENZA LIMITI – Glik ha presentato poi la sfida di Europa League contro lo Zenit San Pietroburgo: «Squadra fortissima, strafavorita naturalmente. Ma lo era pure l’Athletic Bilbao… Dipende da noi, se giochiamo come sappiamo, il turno si passa. E se superiamo lo Zenit, poi sì che possiamo puntare alla finale di Varsavia. Io ho ancora molta fame, qui al Toro ho assaggiato solo l’antipasto…». Il derby, invece, è stato indigesto: «Vittoria? Ci siamo andati vicinissimi l’ultima volta, avremmo meritato i tre punti e invece ci siamo ritrovati a mani vuote per una magia di Pirlo. Beh, intanto abbiamo segnato un gol, e non succedeva da parecchio tempo, magari chiuderemo il cerchio fra poco: non sarebbe male vincere nel nostro stadio, nella gara di ritorno». Non si pone limiti Glik, che sogna di giocare in Europa con la maglia del Torino anche nella prossima stagione.