2015
Gli otto cannonieri che non si stanno ripetendo
La classifica marcatori della Serie A rispetto allo scorso campionato: medie realizzative, faticano in otto
Prendiamo la classifica finale dei marcatori nello scorso campionato, ecco i primi venti: Immobile 22, Toni 20, Tevez 19, Higuain 17, Di Natale 17, Palacio, 17, Berardi 16, Llorente 16, Rossi 16, Paulinho 15, Callejon 15, Gilardino 15, Balotelli 14, Cerci 13, Denis 13, Destro 13, Paloschi 13, Candreva 12, Eder 12 e Cassano 12. Tra questi quattro non militano più nella nostra Serie A (Immobile, Paulinho, Gilardino e Balotelli), uno ha appena fatto ritorno e pertanto non è valutabile (Cerci) ed un altro è fermo ai box causa infortunio (Rossi). Ma gli altri quattordici? Quando siamo oramai giunti a metà campionato – manca una sola gara al giro di boa – hanno raggiunto una media realizzativa in linea con la passata stagione o meno?
LUCA TONI – Sei reti all’attivo, dovesse confermarsi su questa media e non incrementare il dato nella seconda parte del campionato chiuderebbe a quota 12-13 reti, ben al di sotto delle – incredibili, considerando la carta d’identità (classe ’77) – venti centrate un anno fa. In questo caso sentiamo di attribuire l’attuale malus all’exploit dello scorso campionato e non ad uno scarso rendimento odierno. SOTTO MEDIA
CARLOS TEVEZ – Se alla prima italiana non è riuscito a centrare la fatidica quota 20 fermandosi ad un passo dal traguardo (19 le sue marcature), l’Apache è attualmente il capocannoniere del torneo con ben 11 centri e tutto lascia ipotizzare che se non è accaduto alla prima avverrà alla seconda. E’ il crac della Juventus che ambisce a vincere il suo quarto titolo consecutivo, calciatore che a Torino ha trovato serenità e determinazione: e quando sereno e determinato se la gioca con tutti. SOPRA MEDIA
GONZALO HIGUAIN – Diciassette le reti un anno fa, ora sono 9: risulta di fatto perfettamente in media con la scorsa stagione e – dopo lo sbandamento iniziale dovuto alla Coppa del Mondo persa soltanto in finale con la sua Argentina ed alla disfatta di Bilbao costata al Napoli la partecipazione alla Champions League – promette un girone di ritorno da urlo per superare quanto fatto nella sua prima annata italiana. IN MEDIA
ANTONIO DI NATALE – Anche il buon Totò come El Pipita è perfettamente in media realizzativa con l’ultimo torneo: 17 le segnature all’attivo allora, ora sono 8 e dunque dovesse mantenersi sull’attuale dato bisserebbe il campionato 2013-2014. Centrando la nona Serie A consecutiva in doppia cifra: poco male, considerando che va per le 38 candeline. Ed un anno fa segnò quasi tutti i gol nel girone di ritorno… IN MEDIA
RODRIGO PALACIO – Come il connazionale Higuain e l’evergreen Di Natale ben 17 reti nel recente campionato, ora i gol sono appena due: magro bottino che racconta di una stagione complicata sotto ogni profilo. Atletico, psicologico, qualitativo. E’ mancato all’Inter come l’acqua nel deserto, ora la cura Mancini ed una squadra che – rinnovata nella sua mentalità – potrebbe agevolarlo nell’immediato futuro. SOTTO MEDIA
DOMENICO BERARDI – Classe ’94, le sue 16 firme alla prima nella massima serie avevano lasciato basiti gli osservatori: ore le reti sono 3 ed almeno sotto tale profilo segnano una decisa inversione di tendenza. Mimmo Berardi però si è riscattato con gli assist: tanti, almeno sette quelli decisivi, ai suoi compagni di squadra. Attaccante completo? Ad oggi sembra saper fare un po’ tutto. SOTTO MEDIA
FERNANDO LLORENTE – Chiuse l’anno del terzo scudetto consecutivo dell’era Conte con 16 timbri, ripagando in pieno la fiducia che l’attuale commissario tecnico della nazionale non gli ha tolto neanche nei momenti meno felici. Il copione sembra ripetersi oggi: Llorente non segna, o meglio segna poco (4 i suoi gol) ma nonostante il pressing di Morata è inamovibile al centro dell’attacco. Stessa storia di un anno fa? SOTTO MEDIA
JOSE’ MARIA CALLEJON – Sorprese la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori con una prima italiana da ben 15 reti ma non Benitez che lo aveva predetto: oggi lo spagnolo vola su medie realizzative da capocannoniere, 9 i suoi gol – meglio di lui soltanto Tevez ed Icardi – ed una continuità di rendimento che non lascia intravedere cali. Certezza partenopea. SOPRA MEDIA
GERMAN DENIS – Le sue segnature furono 13, oggi a metà campionato siamo fermi a quota 3: il campionato dell’argentino ha deluso le aspettative di chi ha puntato sul suo profilo senza neanche interrogarsi, ora l’acquisto di Pinilla per comporre un attacco che sia più dinamico e prolifico. Ne gioverà il Tanque? Qualche mese per la sentenza definitiva. SOTTO MEDIA
MATTIA DESTRO – Tredici le reti nel precedente campionato nonostante un utilizzo a corrente alternata, ora l’impiego è notevolmente diminuito e con esso il dato realizzativo: Destro è fermo a 4 gol e non può essere giocoforza soddisfatto del suo attuale stato. Garcia giura di puntare su di lui ma il centravanti non ha mai fatto mistero di guardarsi intorno qualora la situazione non dovesse profondamente modificarsi. SOTTO MEDIA
ALBERTO PALOSCHI – Rischia di riscrivere il copione di un anno fa, quando faticò nel girone d’andata per poi sbloccarsi definitivamente nella seconda tornata: ad ogni modo, 13 gol nel campionato 2013-14, oggi ne ha messi a segno 4 e qualora confermasse tale andamento non giungerebbe neanche in doppia cifra. La speranza del Chievo è invece quella di rivivere la scena della passata stagione. SOTTO MEDIA
ANTONIO CANDREVA – L’exploit nel recente campionato, lì dove collocato nel tridente offensivo ma pur sempre centrocampista di ruolo ha messo a segno ben 12 reti. Ora i gol sono appena due ma Candreva guida la classifica degli assist con 10 e si è rivelato ancora una volta il fulcro delle ambizioni offensive biancocelesti: con Felipe Anderson può comporre un pacchetto tutto imprevedibilità e concretezza. SOTTO MEDIA
MARTINS EDER – Dodici gol un anno fa, 5 ora: in perfetta o giù di lì media realizzativa, il brasiliano ha tutte le caratteristiche per ribadire l’ottima stagione trascorsa e guadagnarsi un ruolo sempre più centrale nell’economia di una Sampdoria rinfrescata dalla gestione Ferrero. Rapido e potente, ha una discreta varietà di soluzioni che lo rende particolarmente gradito a Sinisa Mihajlovic. IN MEDIA
ANTONIO CASSANO – Statistiche identiche a quelle appena presentate per Eder: 12 nello scorso campionato, 5 oggi in un Parma che fatica tremendamente dopo la sberla della sottratta qualificazione all’attuale edizione dell’Europa League. Preventivabile, forse non fino a questo punto: l’avvicendamento societario ed uno scenario che finora ha promesso poco di buono. Ora la svolta? Staremo a vedere. IN MEDIA