2015

Giuli: «Parma, situazione drammatica»

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Il socio di minoranza del club ducale dopo il Cda

Quella del Parma è una lenta agonia che ogni giorno conosce eventi e svolte negative: dai punti di penalizzazione inflitti dalla Figc alle indiscrezioni sulla consuetudine dell’ex presidente Ghirardi di spalmare l’ingaggio dei giocatori più onerosi vendendo loro appartamenti a Carpenedolo, finendo con il nulla di fatto nel Cda tenutosi negli uffici del centro sportivo di Collecchio. Ogni decisione è stata, infatti, rinviata a data da destinarsi, ma prima dell’udienza del 19 marzo: nell’assemblea durata oltre 2 ore il presidente Manenti ha illustrato ai presenti i debiti del Parma e il piano di risanamento, senza però trovare consensi.

SITUAZIONE DRAMMATICA – «Bisogna dimostrare che ci sono garanzie con prove certe e non con le chiacchiere. Noi ci siamo espressi in modo contrario. Il debito è di 56 milioni, più 30 di debiti tributari, e il capitale è totalmente azzerato. Il socio di maggioranza deve mettere la sua quota, ovvero il 90%. Non abbiamo ricevuto nessuna garanzia, se non le parole, ovvero il fatto che ci sarebbe un importante gruppo bancario che si è reso disponibile ad aprire una linea di credito di 50 milioni. Non riesco a capire perché si stia portando avanti questa agonia. La situazione è drammatica, qui non ci sono neanche i soldi per un caffè. L’unica strada percorribile è quella del fallimento volontario», ha spiegato il socio di minoranza Roberto Giuli, come riportato da Tuttosport.

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