L’agente dei due gioielli azzurri fa il punto sulle tante voci di mercato circolate negli ultimi giorni

Nel calcio il collettivo fa la differenza, quello dell’Empoli sta mostrando coesione e voglia di stupire. Un gruppo ben allenato da mister Sarri capace di far riflettere la luce di alcuni giocatori che stanno catturando le attenzioni dei grandi club. Parliamo di Mirko Valdifiori e dell’esterno portoghese Mario Rui, fosforo e polmoni dell’undici azzurro. I due giocatori sono assistiti dal noto agente Mario Giuffredi che ha fatto il punto della situazione in esclusiva per Calcionews24.com.

Domenica scorsa mister Sarri ha indicato in Mario Rui il giocatore che lo ha stupido di più, asserendo che può fare  benissimo la serie A. Parole che non possono che farvi piacere?
«Si, sono parole che fanno piacere ma che forse sono un pò riduttive. Mi spiego meglio, secondo il mio punto di vista Mario Rui è pronto per giocare in una grande, è da squadra da primi sette posti. In questa stagione sta dimostrando le sue grandi qualità, uno dei migliori interpreti del suo ruolo».

Sul Milan che ci dice?
«Che al momento sono solo chiacchiere e se anche fossero vere, per il momento non ci vado dietro. Se dovessero interessarsi le grandi squadre, di certo non  ne sarei stupito».

Nemmeno del grande impatto di Valdifiori con la serie A? Considerando che è un debuttante…
«Me lo aspettavo, sono sincero. Ho sempre puntato su di lui, a partire da due anni e mezzo fa quando non era titolare in B. Mirko è un grande giocatore, in Italia ci sono pochi giocatori con le sue caratteristiche, solo Pirlo è nettamente superiore, il migliore al mondo. Si è conquistato tutto con grande merito ma in Italia forse qualcuno dorme…»

Si spieghi meglio…
«Che si aariva sui giocatori tardi, si riflette troppo. Non escludo che possa andare all’estero, la Bundesliga potrebbe essere il campionato giusto. O in Bundesliga o in Premier League, il futuro potrebbe essere lì».

Nonostante le parole di stima di Galliani?
«Fanno piacere, quello ovviamente ma non ci precludiamo un’esperienza all’estero».